Un po' più di luce tra i simboli e i fantasmi dell'Apocalisse

immagine delle due edizioni di 'un po' più di luce tra i sombolie i fantasmi dell'apocalisse, due grandi artefici di enigmi'

 

Un po' più di luce sui simboli e i fantasmi dell'Apocalisse

Roma, Bardi, 1937, pp. 286-310, Estratto da: Rendiconti, Accademia dei Lincei, serie 6, v. 13, fasc. 5.-6.
BSCr, BENIN.533/18   BENIN.3233/34    Misc.162.35

 

Opera abbastanza tarda del Benini, raccoglie i risultati della sua frequentazione con l’Apocalisse giovannea, indispensabile a chi voglia comprendere il sistema simbolico impiegato nella Divina Commedia (si veda l’enigma del Messo di Dio preannunciato da Beatrice) e, più in generale, nella letteratura medievale.
Il saggio, utile anche come strumento ausiliario per gli studiosi del settore, pone particolare attenzione alla tecnica del nascondimento dei nomi propri dietro numeri simbolici. L’abitudine non è esclusiva dell’Apocalisse, ma è propria di tutto il mondo antico e medievale (Libri sibillini,Marziano Capella). Per interpretare il nome che l’Apocalisse associa al 666, numero della Bestia, Benini ipotizza che alla base della trasposizione numerica ci sia non l’alfabeto greco ma quello latino. Utilizzando la tavola di trasposizione lettere-numeri elaborata da Valerio Probo, il 666 potrebbe essere il risultato della seguente cifratura: F=40; L=50; A=500; V=5; I=1; U=0 (ου = ούδεν, niente); S=70. 40+50+500+5+1+0+70=666. Il ‘Flavius’ nascosto nel testo dell’Apocalisse potrebbe essere l’imperatore Domiziano, grande persecutore dei cristiani, ma anche lo storico Giuseppe Flavio, colpevole di aver rinnegato le proprie origini giudaiche divenendo romano, di non aver accettato la divinità di Cristo e di aver celebrato i trionfi di Tito e Vespasiano.

 

Due grandi artefici di enigmi

Milano, Scuola Tipografica Figli della Provvidenza, 1940, 30 p., 23 cm. Già pubblicato in: Studi su Dante, v. 5, luglio 1940.       BSCr, BENIN.2964/9. 

 

Nato dagli sviluppi della memoria precedente, questo contributo ne riprende le linee essenziali, analizzando i punti di convergenza e di differenziazione tra San Giovanni Apostolo e Dante nella costruzione dei numeri-nomi.