Quando uno statistico incontra la poesia di Dante gli esiti possono essere sorprendenti.
Così è avvenuto per Rodolfo Benini (Cremona 1862 – Roma 1956), primo statistico italiano completo
(C. Gini), che lesse la Divina Commedia con la passione del neofita, unendo le categorie logico-matematiche dello scienziato alle categorie simbolico-allegoriche del Medioevo.
Le teorie eterodosse che ne scaturirono sono ancora oggi ricche di suggestioni e di spunti di riflessione, ma soprattutto ci tratteggiano una diversa geografia dei regni ultraterreni che fanno da scenario al viaggio del Poeta.
Questa mostra prova a ricostruire, attraverso gli scritti e le tavole realizzate dallo stesso statistico cremonese, la lettura beniniana di Dante, che fu indagine matematica e geometrica puntigliosa ma anche, e soprattutto, una grande storia d’amore.