Di alcune date riguardanti personaggi danteschi

immagine della copertina del libro 'Di alcune date riguardanti personaggi danteschi espresse in termni astronomici'

Di alcune date riguardanti personaggi danteschi espresse in termini astronomici, nota del corrispondente Rodolfo Benini

Roma, tipografia della R. Accademia dei Lincei, 1909, 16 p., carta di tavola, 25 cm. Estratto da: Rendiconti della R. Accademia dei Lincei.       BENIN.533/7     Misc.90.10

Scopo di questo opuscolo era quello di verificare se l’Almanacco perpetuo di Profazio, pubblicato nel 1908 a cura di Giuseppe Boffito e Camillo Melzi d’Eril, fosse davvero la fonte principale da cui Dante aveva attinto i dati astronomici della Commedia, come molti (Angelitti compreso) ritenevano. A tale scopo il Benini, utilizzando il testo da poco pubblicato, sottopone a verifica alcune date più o meno note relative a personaggi della Commedia. Nel caso del concepimento di Beatrice lo stretto legame con Dante sembra confermato: i pianeti si trovavano effettivamente disposti a ventaglio in un angolo ristretto, come attestato da Dante nella Vita Nova. Il testo del Profazio fornisce inoltre un aiuto alla tesi del Benini in base alla quale il personaggio di nove anni adombrato da Cacciaguida nella sua profezia (Par. XVII) non fosse Cangrande della Scala. Il Profazio conferma in pieno le notizie astronomiche che un poemetto del Ferreto riporta sull’argomento, e in particolare che al concepimento di Cangrande il sole era appena entrato in Leone, la luna era piena, Giove splendeva più di Saturno e Venere era mattutina. Ma solo per 1288: nel giugno 1290, invece, il Sole era in Gemelli, Venere era troppo vicina al Sole per scintillare e Giove appena visibile. Un’altra data da dimostrare attraverso il Profazio è per Benini quella della nascita di Cacciaguida, che in merito riferisce come in tale circostanza il Sole fosse venuto per la 580a. volta al Solleone (e non al suo Leon, precisa Benini, come sostenevano i dantisti). Benini interpreta il passo sulla scorta del Commento sopra la Divina Commedia di Francesco Buti, che parafrasava: Marte s’era coniunto col sole sotto il Leone, che è casa del Sole. Accettata questa prospettiva areocentrica (che fa di Marte il punto di osservazione), e non geocentrica, dalle tavole del Profazio risulta che questa congiunzione avvenne nel 1091 (ritenuto da Benini l’anno di nascita di Cacciaguida) da metà aprile a fine maggio. Nel 1091, secondo gli anni di Marte (687 giorni), l’evento si era ripetuto 580 volte dalla nascita di Cristo (la prima si era verificata all’inizio dell’anno 2).