ROCCASICURA
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Nel marzo del 1035 Randisio, dominator Rocca Siconi, figlio di Borrello II di Pietrabbondante, offre a S. Pietro Avellana il monastero di San Benedetto ubi Le Lame vocatur. Questa donazione viene confermata dallo stesso Randisio nel novembre del 1064. Nella seconda metà del XII secolo Roccasicura è feudo di Berardo, di Randisio suo figlio, di Berardo figlio di Ugone e di Matteo. Roccasicura rientra tra i castra menzionati nel privilegio di Lucio III (a. 1182) e concessi al vescovo di Isernia, Rainaldo. Nel 1336 Roccasicura è feudo di Tommaso di Molise. Alla metà del XIV secolo risale una pergamena, conservata presso il comune di Carovilli, contenente tre lettere, datate 6 marzo 1340, 23 marzo 1344 e 2 ottobre 1352, nelle quali è fatta esplicita menzione del castrum Rocca Ciconis.
Sulla rupe attorno alla quale si distende l’attuale borgo di Roccasicura nulla rimane della fortificazione distrutta dal terremoto del 1732, se non il toponimo “Via Castello” alla stradina circolare che gli gira intorno. Di grande importanza è il toponimo Siconis che rimanda chiaramente a una fase longobarda (siko) del castello, che infatti è già rocca nel 1035, ossia in età prenormanna.
Da Perrella O., Cavaliere G., 2006. Molise Castelli. Palladino Editore. Campobasso.
Perrella O., Di Rocco G., Greco G., Valente F. (a cura di), 2011. Atlante castellano del Molise. Castelli, Torri, Borghi fortificati e Palazzi Ducali. Palladino Editore. Campobasso.