Il Concilio di Trento impose ai parroci la predisposizione e conservazione dei libri parrocchiali dove annotare battesimi, matrimoni, sepolture e la compilazione degli status animarum (stati delle anime) dove registrare l’assolvimento dei precetti religiosi da parte dei parrocchiani tenuti alla confessione e alla comunione annuali. .
La vigente normativa canonica affida al parroco la redazione e tenuta dei registri parrocchiali e la cura e custodia dell’archivio (CIC 1983, can. 535).
Periodicamente i parroci dovrebbero consegnare alla Cancelleria arcivescovile i transunti degli atti prodotti in parrocchia che dovrebbero sostituire gli originali in caso di dispersione o danneggiamento.
I libri parrocchiali della chiesa di San Giorgio intra moenia andarono distrutti e i transunti conservati nell'Archivio storico diocesano di Reggio Calabria - Bova rivestono, quindi, l'importanza di originali: Le serie, purtroppo, sono discontinue e si riferiscono solo al XIX secolo.
L'utilità di questa tipologia documentaria è innegabile non solo per ricerche genealogiche, ma anche per studi sociali e statistici.