Parte orientale inferiore del monte Purgatorio

Immagine della tavola 'Parte orientale inferiore del monte purgatorio'

 

La valletta dell’Antipurgatorio, dimora delle anime dei Principi negligenti, è a mio avviso una porzione del primitivo Paradiso Terrestre franata dalla cima del sacro monte. Il quale appunto, con sorpresa di Dante, quivi si presenta scemo e non integro e tondo, come in ogni altra parte. La costa fece di sé grembo. Dello scoscendimento può interessare riconoscere la causa. Intanto l’erba e i fiori, ond’è pinta la graziosa piccola conca e che contrastano con la rupestre nudità del monte, sembrano preannunciare quelli che Matelda nella foresta spessa e viva dell’Eden coglierà traendo più color con le sue mani, che l’alta terra senza seme gitta. Il Poeta, dicevo, logico come sempre nel suo immaginare, finge che non solo Adamo ed Eva, dopo il peccato, fossero espulsi da quel giardino di delizie; ma che ne fosse espulso il Serpente tentatore e con lui quel tratto di terreno che fu scena della tentazione. Ora, non deve far meraviglia che il demonio in forma di serpente faccia capolino di sotterra nell’Antipurgatorio, e precisamente nella conca fiorita che si trova già molto in basso in confronto dell’Eden; e non ne vien punto che la conca sia di suo dominio […]. E’ tanto poco di suo dominio che appena esce verso sera a minacciare le anime, i due angli con le spade affocate lo costringono a rintanarsi. […] Lo scoscendimento del monte non fu coevo della cacciata dei nostri progenitori dal Paradiso terrestre, ma del terremoto che segnalò la Crocifissione di Gesù, producendo rovine nel cavo dell’Inferno (frane, ponti spezzati, ecc.) e analoghe tracce di sé lasciando nel monte.

R. Benini, Come divenni l’interprete di Dante, BSCr, Ms. Benini 3, p. 12.

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