Leggere Dante in Lombardia

L'elemento forse più importante di questa edizione della Commedia è il commento del bolognese Iacomo Della Lana, che il novarese Martino Paolo Nibia (1432-1483?) integra ampiamente con chiose originali mutuate dalla contemporaneità, dai classici e dalla Bibbia e da altri commenti danteschi. La scelta del commento del Della Lana è motivato nella dedicatoria del Nibia a Guglielmo VIII Paleologo, marchese di Monferrato (1420-1484).
Nelle prime righe della dedica si legge anche il riferimento all'assassinio di Galeazzo Maria Sforza (1444-1476) duca di Milano, che condiziona pesantemente il contesto politico dell'epoca, al quale il Nibia trova sollievo leggendo e commentando il testo dantesco.
Guglielmo VIII assunse il ruolo di capitano generale dell'esercito del Ducato milanese, a riprova di uno stretto legame con Galeazzo Maria, che trova conferma anche nel precedente matrimonio di Guglielmo con Elisabetta Sforza. Al matrimonio era intervenuto il Nibia in rappresentanza del marchese di Monferrato di cui era stretto collaboratore. I rapporti fra il Nibia, Guglielmo e Galeazzo Maria furono sempre molto intensi fino all'assassinio dello Sforza da parte di nobili milanesi congiurati. Il Nibia dovette adoperarsi per allontanare da sè e da Guglielmo i sospetti circa il ruolo avuto nella congiura. Guglielmo Paleologo, a ri prova dei suoi vasti interessi culturali, fece avviare una tipografia a Casale e si circondò di umanisti.
Il volume contiene anche il cosiddetto Credo attribuito a Dante.


D. Alighieri, La Commedia. Con il commento di Iacomo della Lana e Martino Paolo Nidobeato. Editori Martino Paolo Nidobeato e Guido Terzago, Milano, Ludovico e Alberto Piemontese per Guido da Terzago, 1477-1478, 27 settembre 1477; 22 novembre 1477, 9 febbraio 1478, in fol.; rom e got.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, Fondo Landi, (L)T5.09.001

L'esemplare è mancante di alcune carte. Reca annotazioni, generalmente in italiano, concentrate quasi esclusivamente sulle parti preliminari della seconda e terza cantica e apposte di preferenza al commento, riferibili per lo più ad una mano cinquecentesca. La legatura è in pergamena, su cartone. E' da interpretare come nota di possesso l'indicazione «Marsilij Fondulli hic liber est» in una scrittura di modulo molto grande all'inizio del libro. Il volume giunge alla Biblioteca Comunale nel 1872.