La Commedia dantesca è giunta a noi grazie ad un numero altissimo di manoscritti: tra Tre e Quattrocento se ne contano circa 850, più o meno completi. A partire dall'invenzione della stampa il testo dantesco viene diffuso anche con questo mezzo.

Quindici sono le edizioni quattrocentesche pubblicate in varie parti d'Italia. Tre vedono la luce quasi contemporaneamente nel 1472 a Foligno (1) e a Mantova (3), e l'altra a Venezia (2) o a Iesi, dal momento che il tipografo Federico de Conti fu attivo in entrambe le città.

Accanto alle  edizioni napoletane del 1477 (4) e 1478 (6), le pubblicazioni dantesche si affermano anche al Nord: a Venezia 1477 (5) e 1478 (8) e a Milano 1477-1478 (7).

Negli anni successivi, alla stampa fiorentina del 1481 (9) fanno seguito l'edizione veneziana del 1484 (10) e quella bresciana del 1487 (11). Oltre questa data sono stampate a Venezia le due edizioni del 1491 (12 e 13), del 1493 (14) e del 1497 (15).

Tutte queste stampe discendono da un gruppo di manoscritti della Commedia ben identificato. Analoghi studi hanno individuato i rapporti reciproci di dipendenza e contaminazione anche fra le stampe del Quattrocento.