La battaglia di Maddalena Canedi Noè per esercitare la professione forense

Giustizia

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Dal Prospetto biografico delle donne italiane, scritto da Ginevra Canonici Fachini quando Maddalena Canedi Noè è ancora viva si legge:

“... di Medicina, terra del bolognese. Trasportata a Bologna, non saprei ben dire in quale circostanza, ebbe opportuno mezzo di conoscere lettere e scienze, per le quali spiegò non comune attitudine. Fu ammessa a quella insigne Università, ed ivi dopo un corso regolare di studii, udì lezioni di diritto civile; e l’importanza di quello sentì sì addentro da essere laureata in tale facoltà: funzione che si eseguì il 26 aprile 1807. Il Collegio degli Avvocati nell’insignirla dell’anello dottorale, le fece anche dono di una fascia di velluto nero, ricamata a grandi foglie di lauro in oro, con nel mezzo, tessuto pure in oro, il motto ‘Collegium Doctorum Juris Archigymnasii Bonon dat merenti’. Passata allo stato conjugale, vive ritiratissima, né la onorevole de’ i suoi letterarj allori ha potuto scemare que’ sentimenti di moderazione e di modestia che formano il più bel pregio dell’aureo di lei carattere”.

... ma dalle carte non si direbbe! Emerge invece la figura di una guerriera!

 

Bibliografia:

«Maddalena Canedi Noè» in G. CANONICI FACHINI, Prospetto biografico delle donne italiane rinomate in Letteratura. Dal secolo decimoquarto a' giorni nostri, tipografia di Alvisopoli, Venezia 1824, disponibile al link