Ritratto di Maria Gaetana Agnesi (immagine di pubblico dominio)
Maria Gaetana Agnesi nasce a Milano il 16 maggio 1718 da Pietro, professore di matematica all'Università di Bologna. Posta sotto la guida di ottimi insegnanti, abituali frequentatori della sua casa, ancora bambina, recita nel salotto paterno una sua traduzione di un discorso dell'abate Gemelli sugli studi delle donne, l'Oratio qua ostenditur artium liberalium studia a femineo sexu neutiquam abhorrere (Orazione con cui si dimostra che lo studio delle arti liberali non è affatto disdicevole al sesso femminile), edita a Milano nel 1727 e a Padova nel 1729.
Nel 1738, sostiene centonovantun tesi di filosofia e di scienze, edite nello stesso anno a Milano col titolo Propositiones philosophicae quas crebris disputationibus domi habitis coram clariss. viris explicabat extempore et ab obiectis vindicabat M. C. de A. mediolanensis in cui si tratta di logica, ontologia, pneumatologia, meccanica dei gravi, dei fluidi, dei corpi elastici, dei corpi celesti ed altro ancora. L’incontro col padre olivetano Ramiro Rampinelli, avvenuto nel 1740, spinge Maria Gaetana ad ampliare le sue ricerche algebriche.
Nel 1748 le viene offerta l'aggregazione all'Accademia delle Scienze di Bologna, mentre è ancora in bozze il suo lavoro che dedicherà all'Imperatrice Maria Teresa, le Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana. Scopo dell'opera è dare una trattazione sistematica delle numerosissime scoperte del calcolo infinitesimale. A seguito del successo di questo lavoro, che godette di larga fama anche attraverso le traduzioni francese del 1755 e inglese del 1801, Benedetto XIV le offre la cattedra di matematica all'Università di Bologna dove l’Agnesi aveva insegnato in sostituzione del padre malato. Maria vi rinuncia preferendo dedicarsi a opere di beneficenza e riuscendo a trasformare in ospizio la sua casa di via Pantano. Costretta a lasciarla dopo contestazioni e cause intentatele dai fratelli, non esita a vendere lo scrigno incastonato di gemme e l'anello ricevuti in dono da Maria Teresa per l'omaggio delle Instituzioni e crea un nuovo ospizio per minorati psichici.
Infine nel 1771, apertosi a Milano il Luogo Pio Trivulzio, viene chiamata dall'arcivescovo G. Pozzobonelli a ricoprire l'incarico di visitatrice e direttrice delle donne dell'istituto, ove trascorre gli ultimi anni della sua vita e vi compone un'opera di edificazione religiosa: Il Cielo mistico, cioè contemplazione delle virtù, dei misteri e delle eccellenze del Nostro Signore Gesù Cristo.
Muore a Milano il 9 gennaio 1799.
Bibliografia:
«AGNESI, Maria Gaetana» in Dizionario Biografico degli Italiani – Volume I (1960), disponibile al link
La biografia di Maria Gaetana Agnesi scritta da un archivista
Trivulzio Nuovo Archivio, busta 33
01. [XVIII secolo]. Biografia di Maria Gaetana Agnesi
Maria Gaetana Agnesi svolge il proprio compito con grande impegno e caparbietà.
In una sua biografia, scritta probabilmente da un archivista dell’epoca e ritrovata tra le carte del Trivulzio Nuovo Archivio, si legge: “ed ella, pia quanto virtuosa, vi si stanziò del tutto e visse in continua assistenza verso quelle poverelle, versando tesori di beneficenza sull’umanità sofferente”.
Numerosi furono i solleciti fatti al Luogo Pio per migliorare le condizioni delle ricoverate.
Maria Gaetana scrive al Dott. Pellegrini
Trivulzio Nuovo Archivio, busta 33
02. Milano, senza data. Lettera di Maria Gaetana Agnesi al Dott. Pellegrini
Tra gli interventi di Maria Gaetana c'è questa lettera al Dottor Pellegrini per informarlo sulla incapacità del chirurgo Bertoli nei salassi: “Si ricorderà il signor dottore Pellegrini che gli dissi tempo fa che il Chirurgo Bertoli molte volte falla i salassi facendo due o tre tagli senza che possa uscir sangue e deve poi passare ad altro salasso in altra parte”. E aggiunge: “Queste povere donne quando hanno il potere di spendere si fanno salassare dal Vimercati”.
Insomma, se in condizioni di poterlo fare, meglio rivolgersi ad un altro chirurgo!