Ritratto di Laura Bassi (immagine di pubblico dominio)
Laura Maria Caterina Bassi (Bologna, 29 ottobre 1711 – Bologna, 29 febbraio 1778), figlia di un avvocato, si appassiona fin da bambina alle scienze naturali e segue gli insegnamenti del medico di famiglia, lettore di medicina all’Università.
Il 17 aprile del 1732, appena ventenne, sostiene la disputa De universa re philosophica alla presenza dell’arcivescovo e di illustri letterati e dotti bolognesi, tenendo testa alle numerose domande e suscitando grande interesse e ammirazione. Dopo aver sostenuto questa disputa, nel maggio dello stesso anno le viene conferita dal Collegio dei Filosofi la laurea in Filosofia, con grandi festeggiamenti di tutta la città. Il 1 giugno del 1732, in seguito alla discussione della tesi De aqua corpore naturali, elementi aliorum corporum, parte Universi, le viene immediatamente affidato il lettorato di “Philosophia universa” all’Archiginnasio, cioè di Filosofia Naturale, corrispondente all’odierna Fisica, facendo di lei la prima donna al mondo a insegnare all’università, cattedra che mantenne fino alla morte.
Nello stesso 1732 è anche la prima donna a diventare socio dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. La sua condizione di donna scienziata la esporrà a resistenze e maldicenze, ma Laura Bassi non si darà mai per vinta e, in contatto con gli uomini più illustri del tempo, da Volta a Voltaire, fino all’Imperatore Giuseppe II, continuerà a insegnare anche privatamente e a condurre esperimenti, soprattutto sulla pressione dell’aria e l’umidità, sull’elettricità e il moto dei corpi.
Bibliografia:
I colori della scrittura, Catalogo della mostra (5 novembre 2002 – 31 gennaio 2003), Archivio di Stato. Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica, Milano 2002
Ritratto ufficiale di Laura Bassi
Galletti, serie Autografi, busta B, fascicolo 44
03. [Bologna, 1732]. Ritratto ufficiale di Laura Bassi, incisione
Nel 1732, anno della sua laurea in Filosofia Naturale all’Università di Bologna, Laura Bassi diviene la prima donna docente universitaria al mondo a soli vent’anni: in questo ritratto porta sulle spalle la pelliccia di ermellino, mentre il medaglione retto da putti è coronato d’alloro.
Il ritratto è accompagnato da trionfanti versi latini che alludono a Petrarca e da un’iscrizione che fa riferimento ai successi accademici di Laura, immediatamente nominata Lettrice all’Università e membro dell’Accademia delle Scienze:
“Laura Mar[ia] Catharina Bassi Bon[oniensis] Phil[osophiae] Doct[orum] Colleg[ii]
Lect[rix]. Pub[lici] Inst[ituti] Scien[tiarum] Soc[ia]. An[no] XX. MDCCXXXII”.
Un contratto d'affitto bolognese
Galletti, serie “Autografi”, busta B, fascicolo 44
04. Bologna, 12 maggio 1772. Contratto d'affitto, locatore la "Signora Dottoressa Laura Bassi Verati"
Quarant’anni dopo, in quel di Bologna, alcuni privati cittadini stringono un contratto d’affitto: il proprietario è “La Signora Dottoressa Laura Bassi Verati, al qual spetta, e appartiene l’infrascritto Appartamento”, che “dà, concede, affitta, e alluoga a Pietro Forni […] un Appartamento” per 18 Lire “di quattrini” all’anno.
Laura Bassi è giustamente indicata come “Dottoressa” e sottoscrive con il proprio nome per esteso, “Laura Maria Caterina Bassi Verati”, accompagnata dai due testimoni “Dottor Giuseppe Verati”, suo marito, ed “Ermenegildo Yresi”, mentre l’affittuario Pietro Forni, in quanto analfabeta, firma con una semplice croce.
Manca, però, una qualsiasi sottoscrizione da parte di un notaio: probabilmente si tratta di un atto privato redatto su un modulo prestampato, già completo di tutto il formulario necessario affinché abbia valore giuridico.