Grandi onori per la laureata Maria Pellegrina Amoretti

Maria Pellegrina Amoretti

Ritratto di Maria Pellegrina Amoretti (immagine di pubblico dominio)


Maria Pellegrina Amoretti (Oneglia, 12 maggio 1756 – Oneglia, 12 novembre 1787), nipote di Carlo Amoretti, un illustre studioso e intellettuale di Oneglia, fin da bambina studia e impara greco, latino e filosofia. Inizia ad accostarsi alla giurisprudenza grazie ai libri del fratello e prosegue negli studi privatamente.

Il suo desiderio di conseguire la laurea deve scontrarsi, però, con l’avversione per la sua condizione femminile: rifiutata dall’Università di Torino, la sua domanda di laurea è accolta solo dalla Regia Università di Pavia col benestare del Governo della Lombardia austriaca. Avendo studiato privatamente, si trasferisce a Pavia nel maggio del 1777, nei giorni del suo 21° compleanno; non è, infatti, inserita negli elenchi degli studenti frequentanti, ma solo in quelli dei laureati di quell’anno.

A Pavia viene presentata dall’Abate Luigi Cremani, professore di Legge, nel ruolo che oggi definiremmo di “relatore della tesi”, e affidata a due madrine, mogli di professori. Deve, in primo luogo, sostenere un esame orale e uno scritto, entrambi in latino, di fronte al Collegio dei professori di Legge. In seguito, nei due giorni prima della pubblica discussione della laurea, espone alle porte dell’Università le 100 tesi di Giurisprudenza che lei ha dedicato all’Arciduchessa Maria Beatrice d’Este. Il 25 giugno del 1777 le viene, infine, conferita la Laurea “in utroque iure”, cioè in entrambi i diritti: civile e canonico. È la quarta donna laureata in Italia.

Alla discussione pubblica, tenutasi nella Chiesa del Gesù a Pavia, oggi non più esistente, assistono persino il Ministro Plenipotenziario Conte di Firmian e il Consultor Cavalier Nicola Pecci, ai quali lei sarà sempre riconoscente. Le sue tesi sono pubblicate quello stesso anno corredate da numerosi componimenti poetici scritti in suo onore, tra i quali spicca l’ode La Laurea di Giuseppe Parini.

Maria Pellegrina Amoretti muore piuttosto giovane nel 1787 e il suo trattato sull’istituto della dote nel diritto romano, De iure dotium apud Romanos, verrà pubblicato postumo.

 

Bibliografia:

Laurea della Signora M. Pellegrina Amoretti cittadina d’Oneglia, presso gli Stampatori Porro e Bianchi, Pavia 1777 disponibile al link

«AMORETTI, Maria Pellegrina», in Enciclopedia Italiana - I Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 1938, disponibile al link