La ricca biblioteca di Piero Camporesi, confluita insieme con il suo archivio nel fondo librario della biblioteca del Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell’Università bolognese, è uno specchio fedele dell’originale percorso di ricerca dello studioso. Nei circa 15.000 volumi spicca il settore antico con ben 1653 monografie, tra cui 116 incunaboli e cinquecentine, oltre a 216 volumi del suo prediletto Seicento. La sua personale raccolta mette in mostra una competente passione bibliofila sempre sottomessa, tuttavia, a una spiccata vocazione per la selezione di fonti rare e particolari, ricercate più per esigenza d’uso che per l’intrinseco pregio editoriale, pur ampiamente rappresentato. Come ha ricordato Maria Gioia Tavoni lo spirito che aleggia nella sua collezione è quello del raccoglitore «per passione», ma soprattutto di colui che è spinto da un’impellente «necessità». Lettore «onnivoro e bulimico», come è stato spesso definito, Camporesi compone la sua biblioteca attraverso ricerche ad ampio raggio nei territori della letteratura professionale del passato (compresa quella religiosa, spesso «non propriamente letteraria», come lui stesso ammetteva), innervandola al tempo stesso con le edizioni dei classici, antichi e moderni, italiani e stranieri, con una particolare attenzione, inoltre, al pensiero scientifico e ai manuali delle discipline del mondo materiale.
(Testo a cura di Alberto Natale)
Si espone in questa sezione una scelta dei libri antichi particolarmente cari allo studioso perché profondamente connessi al suo percorso di studio e di ricerca. Lo confermano le tante sottolineature, note a margine e appunti che si rinvengono nelle pagine dei volumi.