La biblioteca di Piero Camporesi è complessivamente costituita da circa 20.000 volumi, tra antichi e moderni, da una raccolta di materiale documentario (tesine e appunti) di circa 100 unità e da un fondo archivistico (carteggi, schede bibliografiche e documenti preparatori al fine della ricerca) di circa 100 faldoni. La raccolta, costituita da Piero Camporesi, nell’arco di settant’anni e acquistata completa dagli eredi, è fortemente connotata dagli interessi di studio del proprio possessore e peculiare nel panorama complessivo delle raccolte e dei fondi presenti ad Italianistica. Lo studioso di letteratura italiana ed europea, infatti, fu tra i primi ad occuparsi negli anni ‘’70, di temi quali cibo, corpo, magia, follia-pazzia, apocalisse, erotismo, immaginario infernale. La sua biblioteca, quindi, costituisce una mirabile raccolta di testi e studi rari e spesso di difficile reperibilità nelle altre biblioteche italiane, in cui il fondo antico è particolarmente consistente: 111 opere del ’500; 202 del ’600, 401 del ’700 per un totale di oltre 1.500 volumi pubblicati prima del 1830.
La biblioteca di Piero Camporesi, acquisita nel 2008 dalla biblioteca "Ezio Raimondi" del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell'Università di Bologna, è stata completamente catalogata e messa a disposizione degli studiosi, sia nella sua parte libraria sia in quella documentale costituita da migliaia di appunti, segnalibri e schede di lettura vergati dallo studioso forlivese.
Nel 2017, in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa di Camporesi, la biblioteca ha organizzato una mostra bibliografica di materiale tratto dalla sua raccolta.
Piero Camporesi nella biblioteca del Dipartimento
(Archivio Storico, anni '90)