Lo stile di Camporesi è parte integrante della sua ricerca: l’ispirazione che guida l’indagine nasce e viene alimentata dalle fonti inedite e preziose con cui il ricercatore intesse un dialogo profondo, che si riflette anche nelle scelte stilistiche costanti della sua scrittura. L’osmosi con le fonti è favorita da una scrittura saggistica che rifugge dallo specialismo accademico, assecondando non solo le fonti, ma anche la vocazione narrativa. La scrittura alterna spunti quasi novellistici ad un periodare complesso che, optando per strutture sintattiche che favoriscono l’accumulazione, suggerisce alle volte l’impressione dell’elenco e del catalogo; le ampie volute della prosa accolgono un lessico raro e inusuale, spesso inserito in perifrasi ingegnose e allusive. Sono scelte coerenti con la diffidenza del saggista nei confronti di esposizioni classificatorie e definitorie, e funzionali all’ambizione di restituire la complessità e la corposità del passato.
(testo a cura di Francesca Gatta)