Da Manenti a Consoni, da Calcagnadoro a Lin Delja, diverse e variegate sono le rappresentazioni artistiche legate al tema e al territorio conservate nei musei del SIMBAS. Da paesaggi a scene storiche, da allegorie mitologiche a immagini della tradizione, da stati d'animo dell'artista al simbolismo dello Stemma di Rieti. Con le loro opere gli artisti, locali e non, hanno immortalato paesaggi e attimi di vita in Sabina: il Museo Civico di Rieti conserva nella Sezione Storico-Artistica numerosi esempi di opere pittoriche, realizzate con tecniche diverse, dove sono facilmente riconoscibili i tratti più caratteristici del paesaggio reatino dove l’acqua è protagonista, come il fiume Velino, i laghi e gli ambienti umidi. Le tele del pittore albanese Lin Delija conservate nel Museo Civico di Antrodoco, catturano, in pochi tratti cromatici, momenti del lavoro quotidiano delle lavandaie, che nel passato scendevano sulle rive del Velino per fare il loro bucato.
Antonino Calcagnadoro (Rieti 1876 - Roma 1935), è stato un artista eclettico che ha sperimentato diverse tecniche e affrontato varie tematiche. Nella sua carriera artistica passa dall’affresco a grandi dimensioni al quadro da cavalletto, dalla figura al paesaggio ad olio, a tempera, ad acquarello, fino all’incisione su rame. Pur stabilendosi a Roma resterà sempre legato all’ambiente reatino, ottenendo diverse commissioni sia pubbliche che private e continuando a rappresentare i luoghi e i temi a lui cari, della vita popolare e affettiva. Le opere qui selezionate sono tutte collegate al tema dell'acqua, quale espressione dello stato d'animo dell'artista, quale elemento imprescindibile del paesaggio e della soccietà.
Lin Delija (Scutari 1926 - Roma 1994). ritrae le persone con comprensione e simpatia umana, dipingendole come figure semplici,ma ricche di forza espressiva. Il tratto grafico dai segni larghi, essenziali e vibranti, restituisce l'individualità del soggetto raffigurato, raccontando con rapide pennellate vite dure fatte di sacrifici, proprio come le lavandaie, ritratte nello svolgimento del loro antico mestiere.Un lavoro duro e scarsamente remunerativo, le donne lavavano i panni in ginocchio lungo i corsi d'acqua o nei lavatoio pubblici, sotto il sole o alle intemperie. Antrodoco è una città immersa tra le montagne, simile a Scutari non solo per questa caratteristica paesaggistica, ma anche perché nel secolo scorso era abitata da persone semplici e devote, ancora fortemente legate ai riti della tradizione.
