L'edificio

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Secondo la tradizione, l’Arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo arrivò al promontorio di Grignano in seguito ad una burrasca che lo costrinse a trovare riparo nell’omonimo porticciolo. Venne ospitato da un pescatore per la notte e, con il bel tempo il giorno successivo, ebbe modo di apprezzare il luogo e decise di edificarvi la sua residenza.

Per la realizzazione della sua dimora, Massimiliano incaricò l’ingegnere Carl Junker che, tra il 1855 e il 1856, presentò un progetto su otto tavole che prevedeva una villa con loggia ad arcate bifore, una torre svincolata dal corpo centrale, una cappella, un porticciolo e una casa per i marinai detta Matrosenhaus.

Nel 1856, Massimiliano chiese a Giovanni Berlam la preparazione di un progetto alternativo per un edificio con un solo piano, due torrette, finestre a tutto tondo e la tassativa presenza di un tetto con merlature.

Nel medesimo anno l’Arciduca maturò però l’idea di un edificio più ampio e rappresentativo della sua figura: chiese un secondo progetto a Carl Junker, questa volta per un edificio a pianta più articolata, impostata su quattro piani e torretta annessa. Junker presentò un progetto formato da dodici tavole disegnate da Alberto Rieger dove si prevedevano due corpi quasi quadrati uniti da un vano contenete un ampio scalone illuminato grazie a delle vetrate. Quest’ultimo progetto venne approvato: il 1 marzo 1856 Massimiliano effettuò l’acquisto del primo lotto di terreno, vennero avviati i lavori per la costruzione delle fondamenta e dei muraglioni di contenimento.

Non si trattò, tuttavia, del modello definitivo in quanto, nel 1858, Carl Junker presentò un ultimo progetto. Massimiliano, per motivi economici, aveva chiesto di rimuovere il secondo piano lasciandol’edificio formato da un piano terra, un primo piano e un mezzanino.

Per l’edificazione del Castello e del Parco era stata prevista una durata di due anni ma i progettisti si resero presto conto che sarebbe stato necessario molto più tempo. Inoltre, la spesa inizialmente preventivata di 280.000 fiorini venne superata e ne furono impiegati ben 600.000, di cui la metà solo per l’edificazione del Castello.

Contestualmente alla costruzione del Castello, grazie al lavoro di Joseph Laube prima e di Anton Jelinek poi, prese forma il parco dove, tra gli edifici che vi vennero eretti, il più importante è rappresentato dal Castelletto. In questa struttura che ospita i particolari interni esotici di Villa Lazarovich, prima residenza a Trieste dell’Arciduca, Massimiliano e Carlotta vi dimorarono fino al 1860, anno in cui, la sera della Vigilia di Natale, la coppia si trasferì finalmente nel Castello.

Sfortunatamente, l’Arciduca Massimiliano non vide mai la definitiva conclusione dei lavori della sua residenza, terminata nel 1871. Dopo la sua morte, la consorte Carlotta non alloggiò più nel Castello, ma visse alcuni anni nel Castelletto prima di ritornare in Belgio.

Successivamente, a Miramare, soggiornarono per brevi periodi Elisabetta d’Austria e Stefania del Belgio, che scelse il Castello quale luogo dove convolare a seconde nozze. Anche Francesco Ferdinando d'Asburgo d'Este vi alloggiò nel 1914, a soli due mesi dall'assasinio a Sarajevo.

Tra il 1930 e il 1937, l’architetto e funzionario della Soprintendenza Alberto Riccoboni fece modificare alcune stanze del Castello per adibirle a dimora della famiglia del Duca Amedeo D’Aosta di stanza al 4º Stormo Caccia di Gorizia.

Nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, l’edificio venne utilizzato dalle truppe tedesche come sede per la Scuola Ufficiali e, alla fine della guerra nel 1945, vi si insediarono dapprima le truppe neozelandesi, poi quelle inglesi e, nel 1951, quelle americane che lo lasciarono solo il 3 ottobre 1954.

Dal 1955 il Parco e il Castello vennero aperti al pubblico.

 


Bibliografia essenziale
- E. Metlikovitz, Miramar: note storiche, Trieste 1902
- R. Fabiani, M. Zanetti, Miramare: il parco ed il castello di Massimiliano, Ponzano 2004
- R. Fabiani, P. Del Negro, Il museo storico del castello di Miramare, Vicenza 2005
- F. Zubini, Grignano e Miramare: la baia di Grignano dei tempi andati, frequentata da pescatori, naviganti, mercadanti e pellegrini in visita alla chiesa di S. Maria e al famoso cenobio dei Minoriti, Trieste 2010

Castello di Miramare, primo progetto Carl Junker, 1855-56

Castello di Miramare
primo progetto Carl Junker
1855-56 

Castello di Miramare, secondo progetto di Carl Junker,  1856

Castello di Miramare
secondo progetto di Carl Junker
1856

CARL HAASE,  Il Castello di Miramar in costruzione, 1857









Carl Haase

 Il Castello di Miramar in costruzione
1857

Sebastianutti & Banque, Parco del Castello di Miramare, 1872

Sebastianutti & Benque
Castello di Miramare e parco
1872