Massimiliano d'Asburgo
print this pageArciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo Massimiliano, fratello minore del futuro Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, trascorse la sua infanzia nel palazzo di Schönbrunn dove studiò disegno, botanica, architettura e sviluppò l’amore per il collezionismo. Insieme al fratello minore Carlo Ludovico, il 2 settembre 1850, si imbarcò dalla città di Trieste per un viaggio in Grecia, Turchia e Dalmazia, dove si interessò molto alla storia e all'architettura locale; al suo ritorno maturò la decisione di entrare nella marina austriaca. Il 26 ottobre 1850 Massimiliano si arruolò e diede avvio alla sua fulgida carriera, che lo portò a trasferire la sua residenza a Trieste dove prese in affitto Villa Lazarovich, sita sul Colle di San Vito. Durante la sua carriera si prodigò per l’ammodernamento della flotta, ne divenne comandante supremo e fondò nel 1862 il Ministero Autonomo per la Marina. Nel frattempo, il 31 dicembre 1856, si fidanzò con Carlotta del Belgio (Laeken, Belgio, 7 giugno 1840 - Meise, Belgio, 19 gennaio 1927), che sposò a Bruxelles il 27 luglio 1857. Il 28 febbraio del medesimo anno l’Imperatore Francesco Giuseppe lo nominò governatore del Lombardo Veneto, con poteri solamente civili. L’Arciduca si contraddistinse per le idee fortemente liberali che lo misero in contrasto sia col fratello che con la popolazione indipendentista, pertanto fu spinto a lasciare l’incarico appena due anni dopo, il 19 aprile 1859. Il 24 dicembre 1861 una delegazione messicana capeggiata da Gutiérrez de Estrada offrì a Massimiliano la corona di Imperatore del Messico. L’Arciduca, dapprima dubbioso, accettò l’incarico in seguito alle pressioni ricevute da Napoleone III, Papa Pio IX e la consorte Carlotta: il 3 ottobre 1863 venne nominato Imperatore del Messico. Il 14 aprile la coppia partì dal Castello di Miramare per Veracruz ma una volta giunti a Città del Messico si resero conto dell’ostilità del popolo e del fatto che la Francia non fosse disposta ad inviare appoggio militare ed economico. La situazione interna degenerò al punto che l’8 luglio 1866 Carlotta si imbarcò per l’Europa in cerca di sostegno politico. Il suo piano fallì, nessuno era disposto a prendere parte all'impresa. Massimiliano rimase a combattere i repubblicani e, durante l’assedio di Querétaro, fu fatto prigioniero dalle truppe di Benito Juàrez che già controllava più della metà del territorio. Nonostante le numerose richieste di grazia provenienti da tutta Europa, il 19 aprile 1867 Massimiliano venne fucilato. La moglie Carlotta, che già dopo il ritorno in Europa aveva dimostrato segni di squilibrio mentale, dopo la morte del consorte, alloggiò alcuni anni presso il Castelletto di Miramare per poi concludere la sua vita in Belgio, dove morì nel 1927. Il 18 gennaio 1868 la fregata Novara approdò a Trieste con la salma di Massimiliano che venne tumulata a Vienna presso la cripta dei Cappuccini. Durante gli anni in cui Massimiliano risedette a Trieste si distinse come filantropo ed estimatore e valorizzatore della cultura divenendo, nel 1855, socio dell'“Istituzione promotrice delle Belle Arti” di Trieste. Nell’autunno del medesimo anno affidò l’incarico all’ingegnere Carl Junker e all’architetto Giovanni Berlam di realizzare dei progetti per l’edificazione di una sontuosa residenza che avrebbe dovuto rispecchiare le sue passioni e i suoi interessi. Il progetto, che prese avvio nei primi mesi del 1856, prevedeva la costruzione del Castello di Miramare sul promontorio di Grignano e del relativo parco digradante verso il mare, che doveva ospitare diverse specie arboree sia autoctone che esotiche. Massimiliano, tra il 1857 e il 1859, incoraggiò e prese parte per un breve tratto alla circumnavigazione del globo effettuata dalla fregata Novara, la missione aveva lo scopo compiere diversi studi in campo scientifico e naturalistico. Bibliografia essenziale | Anonimo Cesare dell'Acqua Santiago Rebull |