Stefano Lecchi, 1849, carta salata da calotipo, 159x225 mm.
Iscrizioni: (verso) a matita blu-violacea al centro “Calandrelli” e in alto a destra “32”, a inchiostro in basso verso destra “S. Lecchi”, al centro timbro tondo a inchiostro blu “B.V.E.”, di lato a destra timbro numerico a inchiostro blu “961387”.
Breccia nel VII bastione Sullo sfondo, da sinistra a destra si notano: casino dell’VIII bastione, Casino Malvasia, villa Savorelli e, a seguire, si intravede il tetto di villa Spada.
Biblioteca di Storia moderna e contemporanea Ft.A.32
Citazione bibliografica
«Il comandante del Genio francese, generale Vaillant, apriva trincere di approccio, e costruiva batterie coperte contro le mura della città. Il valente generale colse quella occasione per isvolgere un vero insegnamento sperimentale di operazioni di assedio. Egli escavò otto chilometri di trincere (forse più del bisogno), costrusse 14 batterie e aprì cinque brecce». Cadolini, I ricordi di un volontario, p. 430.