L'anti-Roma o Roma dell'abisso

immagine della copertina del libro 'L'anti-roma o roma dell'abisso'

 

L'anti-Roma, o Roma dell'abisso: commento al discorso tenuto da Virgilio a Dante su la piccola sfera al centro della terra

Roma, Cremonese, 1931, 12 p., carte di tavola, 24 cm. Estratto da: Atti del 2. Congresso nazionale di studi romani, 1931.       BENIN.533/16 Misc.99a.33

La parte terminale dell’Inferno, paragonabile a un’anti-Roma o Roma dell’abisso, presenta singolari affinità con la Città eterna: ad esempio, il fossato della Roma del periodo di Dante misurava 22 miglia, quanto la circonferenza di Malebolge, mentre le sue mura erano di 11 miglia, quanto il circuito della decima bolgia.
Il contributo, dopo aver ripercorso il processo che portò alla formazione dell’Inferno e del monte del Purgatorio, dà spiegazione del passo di Inf. XXXIV, 100-126, nel quale Virgilio chiarisce a Dante come, una volta oltrepassato il centro della terra, le relazioni di ‘alto’ e ‘basso’ si invertano. Nel ricostruire la geografia di quest’ultimo tratto di inferno, Benini contesta l’opinione di quanti ritengono che il Purgatorio si sia formato con il materiale fuoriuscito esclusivamente dalla burella. Esso, al contrario, è composto dal materiale proveniente da tutto il cavo infernale.
La sferetta che tiene bloccato il corpo di Lucifero è di origine extraterrestre ed è ciò che rimane della folgore che ha fatto precipitare Lucifero dall’Empireo.
Come già in altre occasioni, Benini ribadisce qui che gli ‘emisferi’ cui si riferisce Virgilio nella spiegazione fornita a Dante in Inf. XXXIV, 112 sgg. non sono emisferi celesti ma terrestri, considerati da un punto di vista particolarissimo, quello del centro della terra. Sotto il colmo dell’emisfero superiore terrestre fu consunto l’Uomo-Dio, Gesù, colui che nacque e visse senza peccato. La preposizione ‘sotto’ accenna a luogo dominato da altro di maggiore altezza […] Ebbene, Betlemme e Gerusalemme possono […] considerarsi sotto il dominante Sinai, il quale nell’immaginario dei credenti aveva acquistato dimensioni meravigliose. (p. 10).
Il divellersi dei due poeti dall’inferno avviene in maniera prodigiosa, grazie a un trasporto istantaneo pari allo sviluppo completo dei gironi infernali, che consente loro di raggiungere il luogo da Belzebù remoto tanto quanto la tomba si distende.