La Commedia della Crusca (1595)

Sul finire del secolo XVI, questa edizione segna l’intervento dell’Accademia della Crusca. Lo scopo dell’Accademia, sorta a Firenze nel 1583, fu quello di contribuire al formarsi di una lingua italiana fondata sul linguaggio utilizzato dagli scrittori fiorentini nel Trecento. Non c’è dubbio che Dante fosse tra questi e che, come si scrive nella lettera ai lettori all’inizio del volume, «della nostra favella questo divin poema [la Commedia] è la miglior parte».

Già nel 1590, gli accademici avevano cominciato a discutere della necessità di mettere mano al testo della Commedia per migliorarlo e poterlo utilmente impiegare come fonte e modello per quella lingua che ricercavano. La revisione del testo dantesco li impegnò dal novembre 1591 al luglio 1594. Il testo della Commedia curato da Pietro Bembo nella stampa del 1502 fu confrontato con cento manoscritti.
Altre "edizioni della Crusca" si ebbero nel 1716 a Napoli e nel 1837 a Firenze


D. Alighieri, La Diuina Commedia di Dante Alighieri nobile fiorentino ridotta a miglior lezione dagli Accademici della Crusca. In Firenze: per Domenico Manzani, 1595 (In Firenze: per Domenico Manzani, 1595) , in-8; cors. e rom.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, Fondo Landi, (L)Arco23°.13.075.

L'edizione è illustrata con una tavola dal titolo Profilo, pianta, e misure dell'Inferno di Dante secondo la descrizione di Antonio Manetti fiorentino. Frontalini xilografici connotano l'inizio delle cantiche e i canti hanno capilettera iniziali con le imprese degli accademici. Sul frontespizio figura la marca tipografica e varianti sono ripetute in altra parte del libro. L'esemplare reca postille di due mani diverse, che sottolineano e annotano con misura l'intero poema. Una postilla rinvia a due opere cinquecentesche che è stato possibile individuare. Sul dorso della legatura in pergamena floscia, due iscrizioni titolano il volume che presenta tracce di piccoli risvolti a copertura del taglio. Una nota di possesso è forse la scritta sul frontespizio.