Viterbo, 1819. Teatro del Genio: si autorizza l'apertura in occasione dell'arrivo di forestieri in città

Archivio di Stato di Viterbo, Delegazione apostolica di Viterbo, Lettere dei Superiori, vol. 14, c. 1406,

estremi cronologici
21 luglio 1819
descrizione fisica
1 carta

Copia della lettera con cui il segretario di Stato cardinale Ercole Consalvi autorizza il delegato apostolico ad aprire il Teatro in occasione dell'arrivo di forestieri in città.

trascrizione

Preso l’informazione data da V(ostra) S(ignoria) Ill(ustrissi)ma sulla supplica del Gonfaloniere, il quale implora il permesso dell’apertura del Teatro all’occasione dei prossimi concorsi dei Forastieri a codesta Città, non s’incontra difficoltà di annuire all’istanza, tanto più che un simile divertimento non suole costà usarsi nel tempo di Carnevale. Sarà sua cura di prescrivere in tale circostanza quelle providenze che sono di consuetudine, e che tendono alla sicurezza dell’ordine pubblico. Oltre l’apertura del teatro il Gonfaloniere fa anche istanza per il permesso di sei Tombole, e per il quotizzo sopra i Proprietarj dei Palchi, onde assicurare l’impresario dal pericolo di dover rimettere nelle spese che va ad assumere. Alla prima richiesta si oppone la medesima ordinariamente adattata di non accordare le Tombole, che nel solo tempo carnevalesco e con alcune riserve, e perciò non puole annuirsi all’uso del suddetto giuoco delle Tombole. Si potrà bensì considerare al richiesto Quotizzo per il riflesso che i Proprietarj dei Palchi debbano contribuire al profitto comune dei loro Socj, e che non potrebbe ottenersi il profitto senza l’uso dei mezzi, che contribuiscono all’apertura del Teatro. Potrà Ella dunque regolarizzare un tale quotizzo con modi equitativi e farlo mandare ad esecuzione.

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