Rieti, 1825. Rosa Taddei recita in Teatro e a Palazzo Ricci

Biblioteca comunale Paroniana di Rieti, Fondo Ricci, Carteggio, fasc. 341 "Taddei, Rosa nata [sic] Norridolfi"

estremi cronologici
2 marzo 1825 - 19 agosto 1825
descrizione fisica
8 carte sciolte

Tre lettere dell'attrice Rosa Taddei al poeta letterato reatino Angelo Maria Ricci, riguardo al corso di recite della Compagnia comica di suo padre Francesco Taddei nel Teatro dei Condomini durante la stagione di primavera e all'accademia di poesia da lei tenuta a Palazzo Ricci il 22 luglio 1825:

1. L'Aquila, 2 marzo 1825.

2. L'Aquila, 9 marzo 1825.

3. Spoleto, 19 agosto 1825.

trascrizione

1. ... mi valga a meritare l'appoggio vostro, onde possa la Comica Compagnia da mio padre diretta recarsi così a rapprsentare in codesto Teatro un corso di recite nella prossima Primavera, sotto gli auspici vostri ....

2. Veneratissimo mio Padrone, Ritorna costà il commissionato di mio padre, ed io non mi lascio sfuggire l'occasione di riprotestarle i sentimenti che il suo nome è alto ad ispirare e che la sua obbligatissima lettera in me conferma. Duolmi che una sola difficoltà dovrà differirmi, se non togliermi del tutto, il piacere di conoscerla ed avvicinarla; e questa si è la licenza che resta a carico nostro l'ottenere da Roma nel termine di quindici giorni per agire in codesto Teatro. Sull'incertezza che si aderisca  alla nostra domanda, come esporsi al rischio di rimanere con una numerosa Compagnia inoperosi? A tale oggetto mio padre si affretta a richiedere a codesta Deputazione la remora di un mese, onde potersi assicurare delle debite licenze, o aver campo a provvedersi in tempo altrimenti se mai ottenere non si potessero ... Si pone fra gli obblighi dell'Impresario, che debba il capo-comico presentare alla Nobile Deputazione l'elenco delle Rappresentazioni, e che quidi resti ad arbitrio dei Deputati medesimi il prefiggere quali debbansi fra tante produrre ed in qual giorno abbiano ad essere prodotte sulle scene ....

3. ... non cesserò per questo di gloriarmi di aver conosciuto da vicino il sublime Epico dei giorni nostri. e di aver cantato in quella sala medesima ove le Muse di Virgilio e del Tasso intrecciano carole intorno al simulacro d'Ebe monumento prezioso della gloria Italiana ...

bibliografia

A. Sacchetti Sassetti, L'improvvisatrice Rosa Taddei e una sua invettiva contro Scipione Colelli, Bari, Cressati, 1930, p. 4.

R. Messina, Il Teatro Flavio Vespasiano, 3^ ed. accresciuta, Rieti, Arti Grafiche Nobili Sud, 2005, p. 15-17.

Relazioni