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L’Archivio di Stato de L’Aquila, istituito come Archivio provinciale del Regno Borbonico con decreto del 22 ottobre 1821, estendeva la sua competenza sulla provincia dell'Abruzzo Ulteriore Secondo che comprendeva l'odierna provincia dell'Aquila più 17 comuni dell’attuale provincia di Rieti e 2 comuni successivamente passati alla provincia di Pescara e si articolava in quattro distretti: Aquila, Cittaducale, Sulmona, Avezzano. Trattandosi di un archivio provinciale, secondo la normativa vigente nel Regno delle due Sicilie, esso era deputato alla conservazione delle carte degli uffici delle intendenze e delle sottointendenze, delle amministrazioni dei dazi e dei demani, e degli organi giudiziari, nonché alla tutela sugli archivi comunali e provinciali. L’Archivio iniziò a funzionare solo nel 1835 accogliendo la documentazione dell’Intendenza cui si aggiunse in tempi successivi quella delle altre amministrazioni statali che operavano nel territorio provinciale, compreso l’ex circondario di Cittaducale, entrato a far parte nel 1927 della provincia di Rieti. Il fondo di maggior interesse è quello Civico aquilano che conserva oltre alle carte del Comune anche documenti e codici membranacei prodotti da soggetti ecclesiastici e privati. Sono stati depositati nel tempo vari fondi appartenenti a enti pubblici e privati, mentre mancano, a parte alcune eccezioni, pergamene e documentazione proveniente dai monasteri soppressi. L'Istituto aquilano si articola nelle due Sezioni di Archivio di Stato di Sulmona e Avezzano. E’ possibile reperire documentazione relativa a L’Aquila e al territorio dell’attuale provincia negli archivi di Stato di Napoli e Roma.

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SIAS - Sistema Informativo degli Arechivi di Stato

documenti

Rieti, 1853. Costruzione del Nuovo Teatro