- fondazione
- 1873
breve storia
Nel 1872 l’amministrazione comunale è costretta a escludere dalla discussione la destinazione di una somma alla costruzione di un Teatro, ritenuta un lusso nel difficile momento finanziario. Nel 1873 in un lungo verbale con orazione, il Consiglio comunale di Frosinone autorizza il sindaco a stipulare un contratto d’affitto di lire 1.000 annue per tre anni, per l’uso della struttura teatrale di proprietà del costruttore Berardi. L’iniziativa del sindaco di contattare Filippo Berardi, per acquisire e adattare ad uso di Teatro uno dei locali da lui recentemente costruiti in città, intende raccogliere l’imbarazzo cittadino di non disporre ancora di una struttura teatrale nonostante la città sia divenuta capo di Circondario. Si sottolinea che la spesa proposta è di molto inferiore a quella sarebbe stata dovuta per le spese di costruzione, essendo il complesso composto dal corpo del Teatro, dai locali di ingresso - prospicienti da un lato sulla via provinciale e dall’altro sulla via comunale superiore -, e da un annesso appartamento di sei locali, dei quali due o tre verranno destinati ad espresso uso di camere per gli artisti. Già all’atto della ristrutturazione il signor Berardi ha inteso la struttura come opera municipale, non volendo avere nulla a che fare con impresari di compagnie teatrali; come clausola, l’autorità si riserva tutto il palco di mezzo al secondo ordine e si impegna alla buona conservazione della struttura per il triennio d’affitto, che decorrerebbe dal 1° gennaio 1874, dato che il complesso non è ancora definitivamente consegnato, per estinguersi automaticamente al termine del triennio.
bibliografia
M. Federico, Frosinone alla fine dell’Ottocento, storia politica e sociale della città tra l’800 e il ‘900 dall’annessione al Regno d’Italia all’attentato al re Umberto I, vol. I (1870-1900), Frosinone, La Multigrafica, 2016, pp. 74-75.