Frosinone, Casamento della Reverenda Camera Apostolica

Frosinone, Contrada del Borgo, Casamento della Reverenda Camera Apostolica, Teatro

fondazione
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Frosinone. Contrada del Borgo, Casamento della Reverenda Camera Apostolica, Teatro
Frosinone. Contrada del Borgo, Casamento della Reverenda Camera Apostolica, Teatro

breve storia

Nel 1802 gli imprenditori Luigi Pesce e Giacinto Scifelli richiedono la concessione degli ultimi due piani di un casamento situato in contrada Il Borgo per aprirvi un Teatro d’uso pubblico.  Il casamento ha tre piani ed è di pertinenza della Reverenda Camera Apostolica, essendo il piano terreno già adibito a uso di forno “di pan venale e di pane mischio”; i due imprenditori propongono un canone di scudi 30 annui comprensivo della ristrutturazione del casamento e mantenimento del tetto, che l’amministrazione municipale ritiene adatto. L’architetto Francesco Saverio Ambrosi, incaricato dalla S. Congregazione del buon governo come perito, riferisce di aver visitato il casamento e concorda con tale parere favorevole, assicurandone la fattibilità senza incomodo per le attività dei forni che manterrebbero l’uso della strada per il carico e scarico delle merci, anche perché “le travature e i pavimenti superiori sono ben robusti da sopportare cambiamenti d’uso e (…) non sussiste pericolo di incendio a causa dei fumi dei forni, perché la tromba del camino è spaziosa e non fuoriescono da essi né fiamme né faville (…)”. La sequenza termina con un sollecito inviato all’agente in Roma per la risoluzione dell’enfiteusi implorata da Pesce e Scifelli, che rimane senza riscontro ancora qualche mese dopo. Il progetto non viene realizzato.

Il Casamento della Camera Apostolica, nella mappa del Catasto Gregoriano (1820) è identificato dalla particella n. 442, mentre nella mappa del Catasto postunitario del 1875 non compare più, perché era stato abbattuto.