I Monumenti di Roncoferraro
print this pageNel 1941, al Comune di Roncoferraro perveniva la richiesta, da parte della Prefettura, di invio dell'elenco dei monumenti in bronzo presenti sul territorio comunale e di allegare le fotografie di ciascun monumento oltre a una breve scheda tecnica con indicazioni della data di esecuzione e il nome degli autori. Unico documento superstite della corrispondenza tra gli Enti coinvolti (Prefettura, Soprintendenza, Comune) è la risposta del Comune che riporta la data del 4 marzo 1941 dove si indicano con precisione i quattro monumenti comunali con i relativi dati: Roncoferraro (anno 1925, autore Giuseppe Menozzi, peso 3 quintali), Governolo (anno 1924, autore Giuseppe Menozzi, peso 3 quintali), Casale (anno 1925, autore Giuseppe Menozzi, peso 3 quintali) e Nosedole (anno 1924, scultore Zamprini di Milano, peso 2 quintali). Del 14 giugno 1941 è una lettera del Ministero Educazione Nazionale che richiedeva parere alla Soprintendenza in merito al valore artistico di tre dei monumenti dichiarati: Governolo, Nosedole e Casale. Negli elenchi di autorizzazione alla demolizione dei monumenti redatti dalla Soprintendenza oltre ai tre monumenti richiesti compare anche il monumento di Roncoferraro.
Altra attestazione che accerta sia la richiesta di invio del materiale bronzeo che la volontà del Comune di rispettare le indicazioni pervenute dal Ministero è la documentazione che accerta i rapporti epistolari tra L'Ente Nazionale Distribuzione Rottami (Endirot) e il Comune. Da questi documenti si deduce che il Comune aveva inviato una nota (n.3496 del 1 gennaio 1943) all'Endirot nella quale specificava che i monumenti sarebbero stati smontati contestualmente al ritiro del materiale bronzeo. Lo stesso Comune si faceva carico di issare le aste portabandiera in sostituzione delle statue bronzee. A questa nota faceva seguito la risposta da parte dell'Endirot nella quale si chiedeva al Comune di inviare direttamente il materiale alla ditta che si occupava della raccolta - Tonolli&Co. di Paderno Dugnano. In questa nota, datata 22 gennaio, venivano indicati quattro monumenti del Comune: Capoluogo, Governolo, Casale e Nosedole.
Le quattro sculture sono state sicuramente fuse tra la fine di febbraio e il mese di marzo del 1943.
Il Monumento del Capoluogo
Il Monumento ai caduti del Capoluogo comunale veniva edificato nel 1925 su progetto dell'architetto Ettore Martini; la scultura bronzea era di mano dello scultore Giuseppe Menozzi.
Il Comune di Roncoferraro inviava, in data 25 febbraio 1925, alla Soprintendenza ai Monumenti di Verona la richiesta per l'autorizzazione alla realizzazione del monumento corredata da due disegni di mano di Ettore Martini e da una relazione tecnica che indicava nello specifico i materiali da impiegare e l'assetto generale. Veniva, inoltre, data motivazione sulla forma così diversa dai monumenti ai caduti già diffusi sul territorio mantovano.
Il 2 marzo 1925 la Soprintendenza inviava risposta affermativa per la costruzione del monumento. Qualche mese più tardi, il 18 novembre 1926 il Sindaco comunicava, con nota n. 1856, alla Regia Soprintendenza che i lavori per la realizzazione del monumento erano in corso.
Il monumento veniva inaugurato il 27 settembre 1926 alla presenza dell'Onorevole Arrivabene. (Voce di Mantova 28 settembre 1926)
Solo 50 anni dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale il Comune fece richiesta alla Soprintendenza per il completamento del Monumento con una nuova scultura. L’incarico veniva affidato all’artista mantovano Andrea Jori. Il progetto veniva approvato dalla Soprintendenza di Mantova con autorizzazione prot. n.2044/V del 16 marzo 1995 e dalla Soprintendenza di Brescia con autorizzazione prot. n. 851 del 29 luglio 1995. Il progetto presentato dal Comune riprendeva, in maniera fedele, l’iconografia della documentazione storica.
Il Monumento di Governolo
Il Monumento di Governolo venne progettato, come il monumento del Capoluogo, da Ettore Martini e la scultura bronzea venne realizzata dallo scultore Giuseppe Menozzi. Si tratta di un monumento a cippo soprelevato. La statua, oggi andata perduta, rappresentava un soldato stante con le braccia conserte che tiene ben stretta la baionetta. Il Monumento venne inaugurato, alla presenza del Re, il 22 maggio 1925, così come compare dalla stampa locale La Voce di Mantova del 23 maggio 1925.
A seguito della requisizione del bronzo da parte dello Stato il Monumento rimase spoglio fino all'anno 1996 quando venne posizionata una nuova scultura, dall'iconografia molto simile all'originale, eseguita dall'artista Andrea Jori.
Il Monumento di Nosedole
Il monumento ai caduti di Nosedole veniva inaugurato in data 7 settembre 1924 così come documenta l'iscrizione sul dado, situato alla base dell'obelisco, oltreché da quanto riportato sul quotidiano locale La Voce di Mantova del 6 settembre 1924 e La Voce di Mantova del 9 settembre 1924
Purtroppo, non ci è pervenuta alcuna documentazione in merito alla costruzione del monumento.
A seguito della fusione del monumento avvenuta nel 1943, il 25 aprile 1982 venne inaugurata la scultura, realizzta da un autore anonimo, che sostituiva l’originale. L’attuale scultura si presenta leggermente diversa dall’originale, infatti il soldato, in abiti militari, ha lo sguardo rivolto al cielo a differenza di quella pregressa che vedeva il soldato con il volto frontale. Altresì, nella parte anteriore è stato inserito un tronco spezzato, simbolo delle distruzioni e rievocativo dei lutti di guerra.
Il Monumento di Casale
Il Monumento originale – di mano dello scultore Menozzi – è andato perduto a causa delle requisizioni belliche avvenute nel 1943. Fortunatamente, l’archivio della Soprintendenza di Brescia conserva una preziosa fotografia che ritrae il bozzetto dell’opera del suddetto Menozzi, foto scattata all’interno del suo studio. Il bozzetto ritrae il soldato morente e chino verso terra. La fotografia porta la data del 1924, cioè due anni prima della data di inaugurazione dello stesso monumento. Tali informazioni riusciamo a ricavarle partendo dall’articolo apparso sulla stampa locale il 4 settembre del 1926 che annuncia l’inaugurazione in data 5 settembre.
Il Monumento oggi appare completamente differente rispetto al progetto originario. Si legge dalle delibere conservate presso il Comune di Roncoferraro che le parti del vecchio monumento sono state completamente demolite e il Comune ha provveduto ad aggiudicare i lavori per la costruzione del nuovo Monumento all’Impresa Edili Chilesi-Bottazzi&C. S.n.c. di Mantova. I lavori sono stati ultimati il 22 aprile 1988. L’attuale Monumento è costituito da un corpo centrale di forma cubica soprelevato su un basso pilastro ed in cima svetta, su una sfera, l’aquila con ali spiegate simbolo della vittoria.
[M.P.S.]
Fonti
ASMN, Fondo Prefettura MN, Uff. Gabinetto, b. 5, fasc.2.
Archivio SBEAP-BS, Raccolta Monumenti in bronzo 1940-1941.
Archivio Storico Comunale di Roncoferraro
Monumenti ai mantovani caduti per la patria, Associazione nazionale combattenti e reduci. Federazione provinciale di Mantova, 2002
Museo Civico del Risorgimento di Bologna. Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto