Il Monumento di Roverbella
print this pageIl Monumento di Roverbella rientra nella categoria dei manufatti che hanno subito una trasformazione iconografica del soggetto. Il gruppo scultoreo, dopo essere stato ceduto alla Patria nel 1943, è stato ricostruito modificandone le sembianze.
Il Monumento originario venne inaugurato il 18 novembre 1924. Il progetto dell’artista Libero Frizzi di Milano venne selezionato tra le molteplici proposte pervenute al Comune dalla Commissione esaminatrice, convocata per l’occasione.
“Il dovere” era il titolo dell’opera, questa consisteva in un monumento a cippo sopraelevato su quattro gradini. La base costituita da tre elementi a base quadrata sormontati ospitava la statua bronzea a coronamento, la quale rappresentava il fante in vedetta con il moschetto e il mantello svolazzante. Ai lati del basamento erano fissati 12 stemmi delle città e targhe in bronzo.
La data di consegna dell’opera, si legge nel contratto, era prevista per il 25 ottobre 1923 per una spesa totale di £ 35.000.
A seguito della richiesta di materiale bronzeo il Podestà scrisse alla Prefettura in data 29 aprile 1942 (n. 1551), in riferimento alla nota n. 686 del 5 marzo 1942, di poter evitare l’elevazione dell’asta porta bandiera in quanto «i piedistalli privi della decorazione monumentale, non stonano in relazione all’armonia della piazza di ubicazione».
Il Prefetto diede il nulla osta, con nota copiata il 15 maggio 1942, confermando che il monumento anche «senza le parti in bronzo non apparirà incompleto».
È del 3 gennaio 1943 la lettera del Comune che comunica l’imminente rimozione degli elementi bronzei del monumento a seguito dell’approvazione della delibera per l’elevazione dell’asta porta bandiera a fianco del monumento di Malavicina (frazione di Roverbella).
Nel 1951 venne completato il monumento con una nuova scultura. L’Amministrazione Comunale affidò l’incarico ad Aldo Bergonzoni e ad Albano Seguri.
Nella convenzione, del 15 ottobre 1950, stipulata tra il Comitato promotore per il ripristino del monumento ai caduti, nella persona del Presidente, e gli artisti si legge: «I suddetti scultori s’impegnano di costruire la statua del monumento come da bozzetto presentato, in pietra artificiale con garanzia di durata non inferiore ad anni dieci, al p[r]ezzo convenuto di £ 200.000.
Inoltre i Sigg. Bergonzoni e Seguri esonerano il Comitato promotore, sotto la loro personale responsabilità, di ogni pretesa che potesse avanzare lo scultore FRIZZI di Milano, costruttore dell’originale statua con relativo basamento.»
Lo scultore Frizzi, infatti, aveva inviato una lettera al Comune di Roverbella in data 7 settembre 1950 nella quale scrive risentito e puntualizzando che il diritto d’autore è ancora in vigore sull’architettura della base del monumento, pertanto richiede che anche il basamento venga riprogettato così da non snaturare l’idea originaria. Evidentemente queste indicazioni non vennero prese in considerazione e si procedé alla realizzazione della nuova statua sul piedistallo superstite.
La nuova statua che coronava il monumento era la personificazione della Patria, rappresentata come figura femminile avvolta da un drappo che innalza al cielo la mano destra (molto probabilmente doveva sostenere una corona d’alloro o una fiaccola oggi andata perduta) con sguardo fiero.
Il nuovo monumento è stato inaugurato il 4 novembre 1951.
[M.P.S.]
Fonti:
ASMN, Fondo Prefettura MN, Uff. Gabinetto, b. 5, fasc.2.
Archivio SBEAP-BS, Raccolta Monumenti in bronzo 1940-1941.
Voce di Mantova 17 novembre 1923
Gazzetta di Mantova 4 novembre 1951
Archivio Storico Comunale di Roverbella, Scatola 133, Busta 42, cat. VIII, cl. 5, fasc. 1, 1923.
Archivio Storico Comunale di Roverbella, Scatola 204, Busta 355, cat. VIII, cl. 5, fasc. 6, 1950.
Archivio Storico Comunale di Roverbella, Scatola 240, Busta 496, cat. VIII, cl. 4, fasc. 3, 1961.