All’interno del giardino storico del Museo archeologico regionale Paolo Orsi di Siracusa, il 28 marzo 2022 è stato presentato il restauro del Gruppo scultoreo della fontana ornamentale al centro del prospetto principale di Villa Landolina. L'intervento è stato finanziato con la sponsorizzazione di International Inner Wheel Club Siracusa. Collaborazione avviata dalla dottoressa Alessandra Trigilia e conclusa dopo il lockdown imposto dalla pandemia, dalla dottoressa Rita Insolia. E' possibile finalmente ammirare il raffinato gruppo scultoreo in terracotta, da cui emerge l’ugello principale della fontana, costituito da tre putti che giocano sul bordo di una grande conchiglia. Il Gruppo scultoreo è stato restaurato e in parte integrato da Gerlando Pantano, restauratore del Parco. | |||||
Fonte: Tris Sicilia Canale 85 | |||||
Il Museo archeologico Polo Orsi sorge all’interno del parco vegetale di pertinenza della Villa Landolina, dimora ottocentesca oggetto di esproprio da parte della Regione Siciliana sin dagli anni settanta. Il committente della villa e dell’annesso giardino ovvero Saverio Landolina Nava, nobile dalla cultura enciclopedica, classificò la colonia di papiro del fiume Ciane e fu Regio Sovrintendente ai monumenti della Sicilia durante il regno di Ferdinando di Borbone divenendo famoso per la scoperta della Venere Anadiomede conosciuta infatti come la Venere Landolina oggi custodita proprio all’interno del Museo Paolo Orsi. Questo giardino si ispira sia alla tipologia all’italiana, senza tuttavia presentarne le rigide simmetrie e regolarità, che ai giardini naturalistici di stile inglese. Il giardino si ordina in dipendenza dalla dimora definendo uno spazio in cui il cancello si proietta sull’asse prospettico principale che viene definito dalla fontana ornamentale posta alla fine del percorso di accesso alla Villa Landolina.
La caratteristica principale consiste nella presenza di alberi secolari quali cipressi e pini marittimi, oltre a palme secolari di altezza anche superiore ai venti metri. La rigogliosità del giardino è garantita dalla presenza di notevoli quantità diacqua proveniente da un pozzo trivellato che alimenta sia il sistema di irrigazione automatizzato che la fontana ornamentale posta al centro del prospetto principale della Villa. L’ampia superficie occupata dalla fontana ne suggeriscono un uso multifunzionale ovvero sia di decoro e frescura durante la calura estiva che di vasca di raccolta d’acqua per l’irrigazione del giardino. Sono state rinvenute infatti nell’immediato intorno della fontana, antiche saie di irrigazione che tradizionalmente venivano alimentate per caduta, trovandosi la fontana a quota più alta rispetto al giardino. Le decorazioni in terracotta presenti nel fregio della scala di accesso al piano superiore della Villa così come il gruppo di terracotta costituente l’ugello principale, provengono da Caltagirone e mostrano la tipica colorazione rossastra delle argille tipiche della zona. Il gruppo scultoreo raffigura tre putti in terracotta dalla fattura raffinata che giocano sul bordo di una grande conchiglia colma d’acqua che circonda l’ugello centrale.