Il mosaico pavimentale policromo databile al III secolo d.C. proviene da un ampio vano di rappresentanza dell’edificio denominato “Edificio A” facente parte di complesso architettonico situato nell’area archeologica di Piazza della Vittoria a Palermo. Scoperto nel 1868, insieme ad altri mosaici pavimentali che decoravano il complesso venne distaccato e trasportato al Museo nel 1874. Il mosaico di raffinata fattura è realizzato in opus tesselatum per le cornici esterne ed il fondo bianco ed in opus vermiculatum per le rappresentazioni figurate. Tessere di diversa tonalità di colore sono utilizzate per creare effetti chiaroscurali nei corpi delle fiere e nella figura di Orfeo. La vivace policromia è ottenuta grazie all’accostamento di tessere di materiali litici naturali tagliate con grande accuratezza. L’iconografia di Orfeo che ammansisce gli animali con il suono della lira ricorre frequentemente nei mosaici romani probabilmente in relazione al diffondersi delle dottrine orfiche e veniva utilizzati per decorare ambienti dedicati a specifiche funzioni. La scena rappresentata nel mosaico trova confronti significativi sia dal punto di vista iconografico che stilistico con altri mosaici dello stesso periodo provenienti dall’Africa settentrionale, area con cui la Sicilia in età severa intratteneva intensi rapporti commerciali e culturali. Il mosaico si trova al secondo piano del Museo archeologico regionale A.Salinas, attualmente in fase di riallestimento, nella sala che sarà dedicata alla città di Palermo in età ellenistico-romana e di cui costituirà il fulcro espositivo. A conclusione dell’intervento si prevede una presentazione dei lavori con esplicito ringraziamento allo sponsor, l’affissione di una targa con logo della Fondazione, la comunicazione dell’intervento sul sito istituzionale e sui canali social.
credits photo Fondazione Isabel & Balz Baechi - Dott.ssa Paola Potenza