Ferdinando di Cosimo III de’ Medici, il Gran principe (1663-1713)
print this pageFiglio primogenito del granduca Cosimo III e di Marguerite-Louise d’Orléans, Ferdinando morì prima del padre e non divenne mai granduca e dunque viene chiamato ancora “granprincipe”. Ferdinando ereditò il temperamento ribelle dalla madre e allo stesso tempo lo spiccato interesse per le arti e l’amore per il collezionismo dalla famiglia paterna.Nel 1689 il Gran Principe Ferdinando sposò Violante Beatrice, figlia dell’elettore imperiale Ferdinando di Baviera e di Adelaide di Savoia. In onore delle nozze Francesco Riccardi organizzò uno straordinario ricevimento in palazzo Medici, acquistato nel 1659, ampliato e sontuosamente ristrutturato e arredato. Ferdinando e Violante, la cui unione fu minata dalla condotta libertina del granprincipe, non ebbero figli. Dall’ultimo viaggio a Venezia (1696), in occasione del carnevale, Ferdinando tornò affetto da sifilide.Morto Ferdinando senza figli, il diritto di successione passò al fratello Gian Gastone. La malattia inesorabile lo condusse prima alla follia e poi alla morte nel 1713.
Nel suo appartamento in Palazzo Pitti e nelle ville di campagna in cui amava ritirarsi, Ferdinando de’ Medici coltivò la sua passione per la musica e il suo amore per il collezionismo di dipinti e di antichità, ricercando instancabilmente oggetti rari e raffinati; allo stesso modo, fu mecenate attento e curioso, promuovendo artisti a lui contemporanei. Le ville medicee preferite da Ferdinando erano la villa di Pratolino (distrutta) e la villa di Poggio a Caiano dove, nel 1699, allestì un “Gabinetto delle opere in piccolo di tutti i più celebri pittori”, con oltre 170 opere di formato ridotto di autori eccellenti, come Albrecht Dürer, Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio, Rubens. Le opere elencate nell’inventario allora stilato risultano oltre un migliaio fra disegni, dipinti, sculture, oggetti decorativi e arredi.