La vita di trincea

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Cens. Trinceramenti sul Piave, 1918 ca.
Cens. Trinceramenti sul Piave, 1918 ca.

Ungaretti, Gadda, Marinetti, Slataper, D’Annunzio, Lussu e tanti tanti altri hanno scritto e descritto la loro guerra, i loro paesaggi durante la battaglia. Qualunque fosse il loro credo politico o religioso, se fossero  interventisti o neutralisti, tutti si trovarono a vivere una esperienza fondamentale che avrebbe lasciato profonde cicatrici nella loro memoria personale e che avrebbe sconvolto il modo stesso di vivere in comune.   

Le nostre anime sono ben più desolate e devastate del mucchio di rovine che dobbiamo difendere (Fritz Weber )

La popolazione dei Sette Comuni si riversava sulla pianura, alla rinfusa, trascinando sui carri a buoi e sui muli, vecchi, donne e bambini, e quel poco di masserizie che avevano potuto salvare dalle case affrettatamente abbandonate al nemico. I contadini allontanati dalla loro terra, erano come dei naufraghi. Nessuno piangeva, ma i loro occhi guardavano assenti. Era il convoglio del dolore. I carri, lenti, sembravano un accompagnamento funebre. (Emilio Lussu)  

io vedo la divina città esposta alla bassezza del furore nemico come Ruggero vide Angelica bianca e nuda esposta alla fame dell’Orca, mentre il flutto dell’oceano artico le lambiva i piedi marmorei. (Carlo Emilio Gadda)

Materiali documentari

  • La Tradotta. Giornale settimanale della III Armata, N. 8, 21 aprile 1918, giornale di trincea
  • Guerra delle nazioni, bandiere degli alleati, 1918

Pittori soldato

  • Anselmo Bucci, Nave in costruzione, 1918
  • Vito Lombardi, Altro 305, 1918
  • Lodovico Pogliaghi, Accampamento alle cime di Roveredo, 1915

Testimoni illustri

  • Gabriele D'Annunzio e l'impresa di Fiume, 1919

Relazioni