Pogliaghi Lodovico

Milano 1857 – Sacro Monte di Varese 1950

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Lodovico Pogliaghi, Accampamento alle cime di Roveredo, 1915
Lodovico Pogliaghi, Accampamento alle cime di Roveredo, 1915

Iscritto nel 1872 all’Accademia di Brera fu allievo, tra gli altri, di Camillo Boito per l’architettura superiore. Pittore, scenografo, scultore, orafo e cesellatore, Pogliaghi realizzò opere private e pubbliche per committenze prestigiose sia civili sia religiose. Tra le opere più importanti si ricordano la porta centrale del Duomo di Milano, con scene tratte dai misteri gaudiosi e dolorosi della Vergine, terminata nel 1906 e poco dopo il 1910 il gruppo scultoreo della Concordia per il Vittoriano a Roma. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, quasi sessant’enne, si arruola presso il Comando Supremo come pittore-soldato. Inviato sul fronte orientale, dominato dalle imponenti Dolomiti, documenterà gli eventi più significativi delle operazioni belliche, producendo una corposa serie di schizzi, disegni e oli su cartoncino, resi con la tecnica monocroma, conservati oggi presso il Museo Centrale del Risorgimento di Roma. In questa produzione di guerra, il soggetto principale è il paesaggio alpino che, dominando totalmente la superficie del foglio, sposta le figure umane in secondo piano. Un genere pittorico, quello realizzato al fonte, che terminerà con la fine del conflitto.

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