Grottarossa

L'area di Grottarossa si trova nel territorio a nord di Roma, a ridosso e internamente contigua al fiume Tevere. Grottarossa era attraversata dall'antica via Veientana che si staccava dalla via Cassia e collegava Roma con Veio, ormai quasi completamente inglobata dall'urbanizzazione. Una delle poche testimonianze dell'antica strada è il Sepolcro dei Veienti, struttura funebre della prima età imperiale di notevoli dimensioni che si trova all'interno del parco chiamato Parco Papacci. Presso il moderno ospedale di Sant'Andrea sono visibili due tombe di fattura etrusca, nella vicina via di Quarto Annunziata. La zona prende il nome da grotte scavate nel tufo rosso, trovate nei pressi della omonima via di Grottarossa e dove, presumibilmente, abitavano degli ominidi preistorici (uomini di Neanderthal o Homo Sapiens). Il 6 febbraio 1964, durante i lavori di un cantiere nell'attuale via Cassia 952, fu scoperta una sepoltura del  II secolo d.C. con il corpo mummificato di una bambina di 8-10 anni, insieme al suo corredo funerario, costituito da numerosi oggetti interessanti e curiosi, come ad esempio una bambola snodabile in avorio. Si è ipotizzato che la fanciulla appartenesse ad una famiglia patrizia convertita al rito della dea egizia Iside, forse la gens Cornelia.