Sala del Trionfo della Pace
print this pageTerza sala dei Ridotti dei Procuratori de supra. La sala è stata controsoffittata con una volta a botte e questo intervento ha fatto si che le lunette venissero tamponate. Le fonti non sono concordi sulle tematiche, probabilmente anche a causa degli interventi di ridipintura, tuttavia è più accreditato il tema del trionfo della Pace, tema iconograficamente simile a quello di Palazzo Monaldeschi, sede dell'Ambasciata di Spagna a Roma.
«volta tondo al centro Trionfo della Pace
quattro tondi (due illeggibili) Marte Giunone
riquadri trapezioidali Sacrifici agli dei
tondi Apollo e le nove Muse
Anche questo secondo ambiente appare totalmente ridipinto tanto che solo il progetto può risalire a Giani, non certo la stesura pittorica che oggi si vede. Quanto all'iconografia, era stata fraintesa da Pavanello (1978b), che interpretava la scena centrale come il Trionfo della Sapienza (si tratta invece del Trionfo della Pace raffigurata con il caducèo, il simulacro di Minerva, la cornucopia) e le quattro figure di contorno come Virtù cardinali (sono invece divinità: Marte, Giunone...). La sola parte non alterata è anche in questo caso la fascia monocroma che corre sull'imposta della volta con cariatidi, nastri, panoplie.» Ottani Cavina, 1999
«Stanza n. 125. Al centro del soffitto è il Trionfo della Pace o della Sapienza. Il personaggio femminile sul carro con l'effige di una divinità, cardine della composizione, è accompagnato da varie figure simboliche secondo un'elaborata iconografia. Ai lati sono le quattro Virtù Cardinali. Sulle pareti, entro tondi, le Nove Muse e la loro madre Mnemosine.» Amalia Basso, 1997
«Seconda stanza: il soffitto è decorato al centro col Trionfo della Sapienza circondato da tondi con le Virtù Cardinali. Nelle estremità, verso i lati brevi, Scene di sacrifici fiancheggiate da genietti. Nella zona inferiore, una larga fascia in violetto e rosa lumeggiato presenta figure di cariatidi drappeggiate, alternate a festoni di frutta e altri ornati. Sulle pareti, dieci tondi con le Muse e Apollo; nelle due sovrapporte, motivi vegetali, caducei e genietti.» Pavanello, 1978