Veduta di Marino da Villa Colonna, recto
Penna, inchiostro, matita e acquerello grigio e bruno su fogli di carta quadrettata a matita, recto
penna e inchiostro, 339 x 680 mm
BNCR: Disegni 3, IV, 7
Costanza Lorenzetti attribuisce questo disegno di Marino, al recto, e alcuni Appunti di architettura, al verso, a Luigi Vanvitelli. Nel 1966 Giuliano Briganti pubblica i due disegni distinguendo l’autografia: al padre Gaspar spetta la Veduta di Marino al recto e al figlio Luigi spettano gli Appunti di architettura sul verso. Concordo con la distinzione di Giuliano Briganti.
Questo studio è preparatorio per la Veduta di Marino da Villa Colonna, dipinto in un’unica versione conservata agli Uffizi e proveniente dalla collezione Colonna. Il quadro è siglato e datato 1719 (Ludovica Trezzani in Gaspare Vanvitelli e le origini cit., p.170-171 n.50) ed è probabile che il disegno fosse stato eseguito da Gaspar van Wittel in quegli stessi anni. I principi Colonna, signori di Marino dal 1419, commissionarono all’artista altre due vedute del loro feudo, non datate, ancora oggi conservate nella collezione della famiglia (in Capolavori da scoprire cit., p.62-64 n.8-19).
La veduta è presa dal piazzale della villa detta La Baldacchina, costruita da Filippo I Colonna a partire dal 1620 e non ancora terminata un decennio più tardi. La villa fu distrutta durante la seconda guerra mondiale. Nel disegno si vede in primo piano il piazzale della villa cinto da una siepe e decorato da erme, oltre l’ingresso la strada alberata che si conclude sulla via Romana e arriva alla porta della città. Di Marino si vedono la chiesa di San Barnaba e palazzo Colonna al di là del quale compare una torre quadrata, ancor oggi esistente.