Veduta di Frascati
Penna, inchiostro e acquerello grigio, rosa e azzurro su diversi fogli di carta quadrettata a sanguigna e numerata da 1 a 52, trasferita su un supporto di tela azzurra, 265 x 1088 mm
Al centro reca la scritta autografa: Vedutta di frascati della villa Rotce 1685
BNCR: Disegni 3, IV, 4
Anche per questo disegno con la Veduta di Frascati, preferiamo adottare il titolo scritto al centro dallo stesso autore, titolo piuttosto interessante poiché dimostra che la parola Veduta veniva usata da Gaspar van Wittel, per definire una sua opera, fin dal 1685. Questo disegno preparatorio è forse quello che reca il maggior numero di scritte autografe dell’artista, quasi tutte in italiano. A partire da sinistra, Lago Borgese, più avanti Tivoli, in basso Vigni, al centro il titolo, Vedutta di frascati della villa Rotce 1685. A destra la scritta mont’alto che si riferisce alla Villa Montalto sulla facciata della quale le lettere, in olandese, che alludono ai colori: w che sta per bianco e G che sta per grigio. Sulla Villa Aldobrandini van Wittel ha apposto la scritta belvedere, nome con il quale la villa era conosciuta.
La Villa Rocci, alla quale fa riferimento l’artista nella sua scritta al centro, è a noi più nota con il nome di Villa Arrigoni Muti. La proprietà, appartenuta al cardinal Arrigoni, fu ereditata da tre persone diverse, una delle quali era monsignor Ciriaco Rocci che, alla sua morte, la trasferì al nipote, monsignor Bernardino Rocci. Questi morì proprio nella villa nel 1680. La villa passò poi ad un’altra componente della famiglia, Francesca Rocci, che andò sposa a Innocenzo Muti portandola in dote.
Da questo disegno preparatorio eseguito da Gaspar van Wittel nel 1685, come scrive lui stesso, derivano almeno quattro vedute dipinte, una delle quali, conservata nella collezione Colonna, è databile con certezza entro il 1692 poichè l’11 luglio di quell’anno il pittore riceve un pagamento per quest’opera: «a dì 11 Luglio scudi 60 di moneta in credito al Banco di S.Spirito per tanti pagati di Nostro Ordine a Gaspare Wan Vitel Pittore per l’intiero prezzo di due quadri in tela Sotto imperatore rappresentante la veduta di Frascati e Tivoli venduteci li 9 corrente» (T.Checchi e Patrizia Piergiovanni in: Capolavori da scoprire: Colonna, Doria Pamphilj, Pallavicini, a cura di Giada Lepri. Milano: Skira, 2005, risp. p.102 e 68-69).
La veduta è presa dal terreno della Villa Rocci e precisamente dalla cima di un’altura che fiancheggiava la strada per Grottaferrata visibile fra gli alberi a sinistra in basso. In primo piano, a sinistra, accanto alla strada, si nota la costruzione della Villa Sora dietro la quale, oltre gli alberi, si eleva il convento dei Francescani. Al centro il castello di Frascati dal quale parte la cerchia delle mura cittadine. Ben visibile l’alto campanile del Duomo, a destra le due torri della Villa La Ruffinella e accanto la Villa Montalto, segnalata dalla scritta del pittore. A destra, sul declivio del colle, la facciata della Villa Aldobrandini, indicata da Gaspar van Wittel come belvedere, nome che ne riflette anche l’elevata posizione.