Penna, inchiostro, matita e acquerello grigio e bruno su diversi fogli di carta quadrettata a matita e trasferita su un supporto di tela azzurra, 502 x 1182 mm
BNCR: Disegni 3, II, 1
Per la descrizione topografica del luogo vedi la scheda del Dis. 3, II, 5.
Questo disegno preparatorio, quadrettato, è probabilmente il primo dei tre studi della Biblioteca Nazionale per il dipinto, noto in sei diverse versioni, con la Veduta della chiesa di Santa Maria della Salute. La sequenza dei tre disegni è molto interessante per conoscere meglio il metodo di lavoro di Gaspar van Wittel. Con questo primo studio l’artista definisce l’architettura della composizione e prepara quella che sarà l’impostazione complessiva del dipinto. Dopo aver attentamente delineato le architetture principali e quelle minori, la mole di Santa Maria della Salute con le cupole e i palazzi circostanti e quelli di fronte, passa a segnare, con l’acquerello, le ombre sugli edifici che circondano la chiesa.
I tre disegni preparatori non coprono lo stesso angolo visuale e questo primo disegna uno spazio più ampio poiché ritrae, sulla sinistra, anche l’inizio degli edifici della Dogana.
E’ probabile, e lo affermiamo cautamente non avendone le prove, che Gaspar van Wittel utilizzasse spesso questo complesso metodo di lavoro per la definizione delle sue vedute, soprattutto di un luogo come Venezia distante dal suo abituale, che, quindi, doveva essere ritratto, per memoria, in tutti i suoi particolari. Questo però è l’unico caso in cui possediamo la maggior parte degli studi destinati a un’unica veduta dipinta.