Alighieri Dante, Commedia: Inferno (fogli 1 rectoA-2 versoB), frammento: Inferno XIII 46-151; XIV 1-60; XVI 127-136; XVII 1-136; ; XVII 1-18.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, Ms. Comunale 289.3/2 (Com.).
Toscana, sec. XIV seconda metà. Membranaceo; fogli 2 (= bifoglio); rigatura a colore.
Il frammento è scritto in bastarda su base cancelleresca; ai margini, in interlinea e ovunque ci sia un po’ di spazio sono presenti delle chiose in scrittura corsiva, probabilmente di poco posteriore alla data di confezione del codice. Parentesi graffe emaniculae evidenziano alcune terzine. La scritta decifrabile con maggior sicurezza, tra quelle che suggeriscono un probabile riuso come coperta di un fascicolo archivistico, nomina il feudo di Diolo, proprietà dei Conti Scotti-Douglas di Vigoleno, il cui stemma è pure disegnato nel frammento.
L’iniziale di Inferno XVII è disegnata a mina di piombo, a conferma che ne era prevista la decorazione.
La leggibilità è conservata per le pagine interne nonostante segni di muffa e di umidità. Sono presenti riscritture su raschiatura e tracce di corrosione della pergamena dovute all’inchiostro.
Il frammento era nella bottega del libraio Fagioli nel 1866. Giuseppe Nasalli Rocca, che lo donò alla Biblioteca Passerini-Landi il 16 febbraio 1890, dopo ch era stato di Antonio Bonora e di Carlo Gazzola.
Ipotesi che riferiscono le chiose al commento di Guiniforte Barzizza non sono state verificate con ulteriori approfondimenti.