Le magistrature restituite

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I rapporti tra la città ed il governo centrale migliorarono notevolmente a partire dal pontificato di Giulio III (1550-1555) che, probabilmente dietro il personale interessamento del nipote, il vescovo Fulvio della Corgna, nel 1553 restituì a Perugia la magistratura cittadina dei priori delle Arti, soppressa da Paolo III e sostituita, dopo l'insurrezione perugina del 1540, con quella dei conservatori della Ecclesiastica Obbedienza. La concessione di Giulio III venne celebrata dalla città con la realizzazione di una statua bronzea raffigurante il pontefice, commissionata dal Comune a Giulio e Vincenzo Danti e posta sul sagrato della cattedrale.