Il cioccolato
print this pageIL CIOCCOLATO
Ho preso la cioccolata alle una, e sono andato a letto dove ho delirato soavemente fra la veglia e il sonno (U. Foscolo, Lettere ad Antonietta Fagnani Arese)
Le idee devono essere chiare e la cioccolata densa.
(Proverbio spagnolo)
CACAO - Nome comune di alcune piante del genere Theobroma (famiglia Malvacee) e del loro seme, da cui si ricava un prodotto alimentare (detto anch’esso cacao) in polvere di color bruno-rossiccio, aromatico e amaro, usato nella fabbricazione del cioccolato.
Tutte le specie di Theobroma provengono dall’America tropicale.
CIOCCOLATO (fr. chocolat; sp. chocolate; ted. Schokolade; ingl. chocolate). La storia del cioccolato in Europa iniziò con l'introduzione del cacao, nell'anno 1528, quando Cortez, conquistato il Messico, presentò a Carlo V una vasta collezione di piante e di semi tra cui quelli del cacao, e narrò come gli Aztechi si nutrissero di tale frutto da essi denominato chocohlt (bevanda degli dei). Gli Spagnoli lo mescolarono polverizzato con zucchero e droghe trasformandolo in cioccolato.
I documenti esposti in questa sezione sono un piccolo florilegio, scelti tra i voluminosi fascicoli che conservano interessanti testimonianze riguardanti il commercio della cioccolata e del cacao, i relativi dazi e gli espedienti inventati per non pagarli, e le contraffazioni nella produzione.
La fabbrica di cioccolata del Principe Trivulzio
1767 [ottobre 27, Milano]
Trivulzio, Archivio Milanese, b. 222
Minuta di lettera del principe Trivulzio a Goè, segretario intimo di Carlo IV Teodoro di Sulzbach, grande elettore del Palatinato, con cui gli comunica che appena potrà invierà la cioccolata al principe Elettore.
Scrive della grande fabbrica di cioccolata che ha in casa sua per rifornire gli amici e la sua famiglia.
1767 novembre 11, Mannheim
Trivulzio, Archivio Milanese, b. 222
Goè ringrazia il principe Trivulzio per la bella notizia dell’invio nel mese prossimo di gennaio di 325 libbre di cioccolato per Sua Altezza Serenissima l’Elettore, il quale, in cambio, invierà al principe i migliori vini della sua cantina: il Reno annata 1727 e il Mosella del 1745
1768 gennaio 2, Vicenza
Trivulzio, Archivio Milanese, b. 222
Cecilia Moschi Marchesini scrive a Francesco Antonio Giussani, agente generale del principe Trivulzio: non ho penna né sentimenti sufficienti per esprimere il dolore da me provato al ricever il funesto annunzio che lei mi avanza della perdita del mio Signor Principe…ma che fine ha fatto la cioccolata che aveva promesso mandarmi?
La ricetta del cioccolato
1787
Annona parte antica, b.25
Elenco degli ingredienti e relativi costi della cioccolata inviata a Vienna, richiesta dal principe di Kaunitz.
Per fare 150 libbre (peso di Vienna) di cioccolato occorrono:
libbre 240 Caccao Caracca crivelato (setacciato) d’Olanda
libbre 80 Zucchero fiorettone di Lisbona
once 64 Vaniglia soprafina Titilla
once 32 Canella soprafina scelta
IL CONTRABBANDO DEL CACAO
Gli spalloni svizzeri trasportano il cacao
1812 dicembre 16, Olivone (Svizzera), comune della Val di Blenio, ora unito al comune di Blenio
Commercio parte moderna, b.102
Certifichiamo noi sottoscritti che verso sera del giorno 29 scorso ottobre abbiamo veduto passare sulla strada maestra che dai Grigioni mette ad Olivone e precisamente per Samascona, nove colli caccao marcati B, i quali poi seppimo che furono portati e lasciati avanti la Recettoria d’Olivone. Questi colli erano portati sulle spalle di Montanari che non conosciamo né di nome né di persona.
Et in fede
Olivone lì 16 dicembre 1812
Giovanni Iamolli
Carlo Rinaldi e
Il sindaco Piazza
Le suddette firme che siano le vere lo attesta la Giustizia di Pace del Circolo d’Olivone
Il giudice di Pace
Giacomo Piazza
Il cacao era della ditta Giovanni Bazzoni e C. di Milano, che contrabbandava 16 colli in due trasporti