Il periodo Spagnolo
print this pageIl pane
Sezione a cura di Vincenza Petrilli
Nutrimento per eccellenza, simbolo di prosperità ed elemento sacrale, il pane è anche “oggetto polivalente da cui dipendono la vita, la morte, il sogno, […] oggetto culturale, il punto e lo strumento culminante, reale e simbolico della stessa esistenza, impasto polisemico denso di molteplici valenze” (Camporesi, Il pane selvaggio, 1980). Noto sin dalla preistoria come prodotto della cottura dell’impasto di acqua e farina ricavata da cereali schiacciati, dal 3500 a.C., con la scoperta del processo di fermentazione da parte degli Egizi, il pane acquista il suo particolare aspetto soffice e fragrante.
Questa sezione è dedicata alla produzione e al commercio della farina e del pane nei secoli XVI e XVII, delineati attraverso i provvedimenti normativi noti come gride. Si mostra quanto grani e farina siano centrali all’interno dell’alimentazione quotidiana del territorio milanese, e come calmieri e gride cerchino costantemente di arginare fenomeni quali la speculazione sui prezzi e il contrabbando, frequenti soprattutto nei periodi di crisi.
La sezione è così articolata nelle due parti:
Archivio di Stato di Milano, Carteggio Visconteo Sforzesco, b. 1502.
Dettaglio dell’indicazione delle materie di una grida.