1807-1814. Novizio nell’Azienda della Reverenda Camera Apostolica degli Spogli

1807, 9 ottobre - ottobre 1809

Giuseppe Gioachino Belli è ammesso nella Azienda generale della Reverenda Camera Apostolica degli Spogli, con la qualifica di novizio con il stipendio mensile di 3 scudi.

Belli ha appena 16 anni ed è già orfano del padre Gaudenzio, morto nel 1802, e della madre Luigia Mazio, morta il 5 ottobre 1807. L'età in cui Belli comincia lavorare può oggi apparire inammissibile, ma all'epoca, in mancanza di una precisa normativa in materia, ciò non costituiva un impedimento all' impiego. E tale precocità nell'iniziare a lavorare presso l'amministrazione pontificia costituirà per Belli un grande vantaggio, quando si dovrà stabilire la decorrenza del suo trattamento di quiescienza.

1810

Per l’annessione  dello Stato Pontificio all’Impero francese, avvenuta in data 10 giugno 1809, l’Azienda generale degli Spogli viene soppressa. Di conseguenza anche l’impiego di  Belli  e di altri  dipendenti viene bruscamente soppresso.

Così  Belli si trova fra quelli che non sono più in attività nell'Azienda. Per cui  riceve solo la metà dello stipendio, cioè 98 baiocchi.

Intanto, nonostante i disagi derivanti dalla sua modesta condizione economica  e le necessità imposte dal doversi mantenere, Belli inizia una parallela carriera nel mondo letterario romano.

1814

In seguito alla sconfitta di Napoleone, Pio VII (1800-1823),  rimesso in libertà  e restaurato nel suo dominio temporale dal Congresso di Vienna, richiamò al potere il card. Ercole Consalvi.

Con l'aiuto di questo illuminato personaggio, questo papa dette nuove basi all'amministrazione pontificia (vedi motuproprio del 1816), stabilendo però il governo accentrato, col principio dell'esclusione dei laici dalle cariche e funzioni governative, e fece riacquistare alla Chiesa le sue posizioni in molti stati con una serie di concordati.

Nel 1814, dopo la restaurazione del governo pontificio, l'Azienda della Reverenda Camera apostolica degli Spogli viene ripristinata, solo nel Lazio e nell'Umbria, ma non tutti i dipendenti furono riassunti in servizio.

Fra gli esclusi ci fu proprio Belli.

Nel 1816 furono ripristinate tutte le attribuzioni dell'Azienda anche nelle altre provincie dello Stato pontificio, e inoltre vennero richiamati gli impiegati rimasti esclusi, fra cui c'era Belli.

Ma intanto, proprio nel 1816, Belli aveva ottenuto un posto migliore presso la Direzione del Bollo e registro, che aveva sede a Roma a palazzo Odescalchi.

Belli intanto si fa conoscere come poeta e letterato. La sua fama nella Roma del primo Ottocento cresce ed è grazie ad essa che proprio nel 1814 conquista l'attenzione e l'interessamento della ricca vedova contessa Maria Conti,  di 11 anni più anziana di lui, che diventerà ben presto sua moglie.

1816

1816, 23 agosto. È assunto, grazie alle conoscenze influenti della futura moglie, che riesce ad arrivare addirittura al  card. Ercole Consalvi, dalla Direzione Generale del Bollo e del Registro, che aveva sede a Roma a palazzo Odescalchi.

Qualche giorno dopo,  il 13 settembre 1816, a Santa Maria in Via, sposa la contessa Maria Conti, che chiamerà sempre Mariuccia.