1842 giugno
Giuseppe Gioachino Belli riesce ad rientrare nell'amministrazione pontificia con la qualifica di capo della corrispondenza nella Direzione generale del Debito pubblico, con lo stipendio di scudi 40 mensili.
Da ricordare che Belli manteneva comunque la sua qualifica di impiegato in quiescienza interinale per motivi di salute, presso la direzione dle Bollo e registro, con il relativo stipendio.
A distanza di soli due anni dal nuovo incarico cominciano però ad arrivare all'amministrazione certificati medici (in data 1844 luglio 14 e 28 ottobre 1844) redatti dal suo medico curante e amico dott. Carlo Maggiorani, che attestano la necessità lo stato di salute e la necessità di un periodo di riposo.
I suoi disturbi peggiorano e così nel novembre 1844, Belli chiede la giubilazione (così si chiamava la pensione).
Da parte dell'amministrazione pontificia viene richiesta una visita fiscale, che è fatta dal prof.re Francesco Valori del Collegio medico chirurgico di Roma, dipendente dalla Università di Roma. Il prof.re Valori conferma la diagnosi fatta dal collega dott. Carlo Maggiorani (anche quest'ultimo era segretario del Collegio medico).
1845 gennaio 3
Dopo dettagliato esame e ricostruzione della sua carriera, gli viene accordata la giubilazione, con l’assegno mensile di scudi 37.
Ai fini della ricostruzione della sua carriera ai fini pensionistici, il servizio prestato presso l'amministrazione pontificia gli viene considerato come servizio lavorativo interrottamente a decorrere dal 1807.
Si tratta perciò di 38 anni di servizio.
Approfondimenti
Il fascicolo "Giuseppe Belli nell'Archivio della direzione generale del debito pubblico
Direzione generale del Debito Pubblico