La sezione Scatti di guerra inquadra il primo conflitto mondiale dalla prospettiva musicale, teatrale e cinematografica. L’amor di patria e l’odio verso il nemico ispirano i compositori a scrivere intermezzi, soprattutto per canto e pianoforte. Gli sceneggiatori e i registi mettono in scena la brutalità della guerra e il dolore degli Italiani, suscitando così l’empatia dello spettatore. Al centro di tutte le opere ci sono l’Italia e il soldato: i giovani mettono orgogliosamente e volontariamente a rischio la vita per difendere Madre Italia dal barbaro nemico. Intorno alla figura principale c’è la famiglia italiana di inizio '900: il vecchio padre, orgoglioso del figlio combattente per la patria, madre e sorelle addolorate dalla partenza del caro e la promessa sposa in attesa del ritorno del suo amato soldato. Il bersaglio delle opere è l’Austriaco, visto come principale nemico, che dopo la sconfitta di Caporetto (ottobre 1917) diventa vero e proprio invasore.
L’odio profondo per l’Austria genera versi come: “Sgombrate, o barbari/ dal nostro suol,/ che Italia schiava/ restar non vuol!”
(C. Calvi, Indietro, o barbari!)