foto d'epoca
print this pageDi seguito una raccolta di foto d'epoca riguardanti alcuni monumenti ed in particolare il momento della loro inaugurazione.
Considerate le oggettive difficoltà del momento storico e le vicende costruttive a volte complesse e lente, l'inaugurazione del monumento ai Caduti era l'occasione propizia per dare lustro e credibilità all'immagine del partito fascista che in quegli anni aveva preso il potere nelle istituzioni comunali. Tale orientamento politico rivendicava l'ideologica paternità del monumento e quindi intendeva “tenerlo a battesimo” con orgoglio patriottico nel giorno della sua inaugurazione sia per quell’ interventismo sostenuto nei momenti precedenti la guerra che in ragione della sua iniziale impronta socialista coincidente con le aspirazioni delle masse contadine vere protagoniste dell’immane tragedia e della sofferta vittoria. Si comprende come in questo clima l'inaugurazione diventi un cerimoniale curato ed articolato per il quale non mancano riprese fotografiche del momento; tutto ciò aveva lo scopo di sottolineare l'impegno vincente nella Grande guerra e la gloria raggiunta dal popolo italiano tramite la politica del nuovo regime. Nel consultare i documenti d'archivio relativi alla macchina organizzativa in vista dell'inaugurazione, si riscontra la presenza di una serie di inviti in modo da coinvolgere, oltre a personalità di rilievo, anche i Sindaci degli altri comuni umbri allora uniti, come si legge nella carta intestata, nella “Federazione dei comuni fascisti umbri”.
Dagli archivi comunali apprendiamo come gli imponenti preparativi per questa cerimonia richiedevano un apposito “Comitato per i festeggiamenti” che si articolava in altre commissioni che provvedevano ai diversi aspetti del cerimoniale. Ciò è documentato per il monumento di Bevagna dove quattro distinte commissioni provvedevano all'illuminazione e all'addobbo, al ricevimento e al rinfresco, ai fuochi artificiali nonché alle musiche e agli spettacoli, il tutto motivato da un preciso protocollo coronato dal patriottico discorso; questa era l'occasione propizia per stampare cartoline con l'immagine del monumento stesso e in alcuni casi vi era spazio anche per una nuova guida storica della città come si fece in questo caso e per il monumento di Cannara.
A volte, come nel caso del monumento di Umbertide, nell'ambito delle cerimonie per l'inaugurazione era previsto un banchetto sia per le autorità che per le vedove ed orfani di guerra, un coinvolgimento che risultava più che doveroso visto l'elevato sacrificio di vite umane. La giornata dell'inaugurazione aveva il conforto di una solenne benedizione religiosa. La cura messa nell'organizzare questi festeggiamenti ci da la dimensione dei significati e dell'importanza del monumento ai Caduti connesso al particolare passaggio storico: una condizione che ancora una volta pone tale manufatto e la sua valenza artistica, nel concetto del Bene Culturale. Come prova dell'importanza data al giorno dell'inaugurazione vi è il caso di Magione che sulla parte retrostante il gruppo scultoreo ne riporta la data di una giornata gremita di gente ed autorità del luogo compresa la celebrazione religiosa.
Le riprese fotografiche dell'epoca non solo ci danno l'immagine del monumento da poco eretto ma, ciò che più interessa, documentano una nutrita presenza di persone a volte onorate dalla presenza Reale o da qualche rappresentante di Casa Savoia. La presenza dello stesso Vittorio Emanuele III dava ulteriore lustro all'inaugurazione del monumento di Gubbio del 1924 come a quella di Orvieto del 1928 preceduta dalle lettere d'invito di ottobre e dell'aprile precedenti ma solo la terza di novembre trova la disponibilità Reale per il 25 del mese. In quest’ultimo esempio la macchina organizzativa dei festeggiamenti non lascia nulla al caso anzi arriva ad impegnare da sola 25.000 lire curando percorsi ed orari che la presenza reale avrebbe effettuato. L'importanza data ai festeggiamenti è provata anche dalla numerosa stampa locale dell'epoca. La presenza reale è inoltre documentata per la posa della prima pietra del monumento di Terni avvenuta nell’ agosto del 1925.
La cerimonia dell'inaugurazione del monumento di Gualdo Tadino è principalmente orientata al palco del “patriottico discorso” e alla piazza gremita che al monumento stesso visibile solo in parte; un'altra foto edita del 1926 ci mostra un nutrito gruppo di personaggi stretto intorno al nuovo monumento di Bevagna ma questa volta fissando un momento fuori dal protocollo della giornata. Quella cerimonia è ricordata anche per il monumento di Cannara o di Agello dove una nutrita schiera di presenti si appresta a rendervi omaggio.
La stessa cura era riservata per l’inaugurazione delle lapidi come documentato da un'altra foto edita risalente all’aprile del 1921 che ritrae la piazza gremita di Bastia e la facciata di Santa Croce alla cui base era allestito il palco per il discorso.