Lo stile architettonico
print this pagePalazzo Revoltella è un edificio che esternamente si ispira a modelli neoclassici, presentando un prospetto molto formale e austero, mentre internamente si caratterizza per la predominanza di uno stile eclettico ed ibrido. L’architetto Hitzig realizzò il palazzo adoperando moduli tipici dello stile neoclassico inserendoli secondo sistemi compositivi non consueti, ad esempio invertendo l’ordine architrave-fregio-cornice. L’edificio, realizzato con pietra calcarea d'Istria giallastra, presenta una facciata intonacata. Si sviluppa su tre piani, marcati sul prospetto principale da tre fasce orizzontali definite dalla diversa lavorazione della pietra, che salendo diventa sempre più liscia. Al piano terra si apre un portone e quattro finestre a tutto sesto marcate solamente dalla presenza dei conci. Le finestre del piano superiore sono rettangolari e, al centro del prospetto, si apre un terrazzo con balaustra a traforo. Il secondo piano risulta maggiormente decorato per definire la sua funzione di piano nobile. Al centro del prospetto si aprono tre finestre incorniciate da due colonne centrali e due paraste laterali, a loro volta sorrette da un balcone con balaustra. Il prospetto termina con una ricca fascia orizzontale decorativa, due cornici aggettanti e una balaustra a colonnine intramezzata da piedistalli che sorreggono statue allegoriche, opera dell’artista Francesco Bosa. La dimora storica di Pasquale Revoltella presenta una pianta rettangolare pensata per svilupparsi attorno ad un’imponente scalinata centrale che ad ogni piano si apre su un grande atrio. La scala definisce gli ambienti e il percorso destinati agli ospiti: per questo motivo negli atrii che vi si affacciano Pasquale Revoltella volle inserire le due statue di Pietro Magni che maggiormente descrivevano il suo operato, la Ninfa Aurisina e il Taglio dell’Itsmo di Suez. Questa sezione dell’edificio ogni sera veniva aperta al pubblico che, previo pagamento di un biglietto d’ingresso, poteva ammirare le due statue. Bibliografia essenziale |