La Biblioteca Universitaria di Sassari ha sede nell'ex Ospedale Civile SS. Annunziata. La Biblioteca ebbe origine con la fondazione del Collegio Gesuitico e con la nascita dell'Università di Sassari nel 1562. In seguito Vittorio Amedeo III istituì la Regia Biblioteca (1765), con l'obbligo per gli stampatori di depositare una copia delle loro edizioni presso la Biblioteca. Con la soppressione della Compagnia di Gesù (1773) i volumi delle "librerie" dei Gesuiti furono versati alla Biblioteca. A seguito delle leggi di soppressione delle congregazioni religiose (1866) i consistenti patrimoni librari dei conventi della provincia confluirono nella Biblioteca. Con la direzione di Giulio Bonazzi (1893-1899) la Biblioteca fu fornita di nuove strutture e servizi: sale di lettura, cataloghi per autori e titoli. La Biblioteca possiede circa 300.000 volumi. Il nucleo storico della Biblioteca comprende circa 1500 manoscritti, 74 incunaboli, 3.500 edizioni del Cinquecento, 4.600 edizioni del Seicento e 3.278 edizioni del Settecento. L'origine del patrimonio bibliografico della Biblioteca risale al lascito che Alessio Fontana, funzionario della cancelleria imperiale di Carlo V, destinò nel 1558 alla fondazione di un Collegio gesuitico. Acquisito nel 1632 dall'Università di Sassari, il patrimonio librario fu progressivamente incrementato. Risale alla fine dell'800 l'acquisizione alla Biblioteca del Condaghe di San Pietro di Silki (secc. XII-XIV), importante fonte per lo studio della storia e della lingua sarda.