Pubblico e privato: nuovi usi, volontariato e mass media
print this pageLa diffusione del telefono negli anni Sessanta e Settanta può essere considerata, insieme a molti altri, uno dei principali fattori di modernizzazione italiana. Il telefono si affermò finalmente nelle case degli italiani, divenendo presto una presenza insostituibile, come la radio e la televisione. La capillarità del mezzo stimolò usi inediti fino a quel momento. Nel 1964 dal mondo del volontariato fu promosso per la prima volta, a Milano, il servizio “Telefono amico” per assistere chi, al riparo dell’anonimato, trovava qualcuno sempre disponibile all’ascolto dei più intimi disagi. Grazie al telefono il “privato” fece prepotentemente irruzione anche nella sfera pubblica. Ciò accadde nel 1969 con Chiamate Roma 3131, la pioneristica trasmissione del secondo canale Rai che, per la prima volta, consentì l’intervento in diretta degli ascoltatori. Da lì a poco scoppiò il fenomeno della cosiddette “radio libere” che sfidavano il monopolio della Rai con programmi caratterizzati dal costante colloquio con il pubblico, per commentare il tema del giorno o, più frequentemente, per fare la richiesta di canzoni da dedicare a fidanzati, amici e parenti.
Nel 1977 il telefono conquistava definitivamente la televisione con la popolare trasmissione Portobello condotta da Enzo Tortora.
IL TELEFONO AMICO
da La settimana Incom 02451 del 21/02/1964, Archivio LuceIn questo servizio dal titolo Parla la speranza, tratto da “La settimana Incom” del 21 febbraio 1964, fu presentato al grande pubblico “Telefono amico”, iniziativa di “Mondo X”, un movimento guidato dai padri Eligio Gelmini, Bruno Ducoli e Cesare Azzimonti.
A tre anni dall’attivazione del servizio le prime statistiche indicavano che a Milano le chiamate ricevute erano state 230.000, il 37% fatte da uomini e il 63% da donne. Tra i problemi maggiori, il 20% riguardava casi di solitudine, il 15% di problemi giovanili, il 10% di sostegno morale e religioso, il 9% di malattie mentre le chiamate per problemi matrimoniali erano poco numerose. A partire dagli anni Ottanta, il binomio telefono-volontariato divenne una realtà consolidata con l’attivazione di “Telefono rosa” e “Telefono azzurro”, nati per difendere i diritti delle donne e dell'infanzia.
ApprofondisciASTE, QUIZ E "TV VERITA' "
Con Portobello si inaugurò la formula dei fortunati programmi televisivi fondati sull’ “asta” a cui il pubblico partecipava attraverso il telefono. Era il 1977. Il primo programma a quiz con la partecipazione del pubblico da casa risale invece al 1983: era Pronto, Raffaella?, condotto da Raffaella Carrà. Nel 1987 Telefono giallo, condotto da Corrado Augias, inaugurò un altro nuovo genere di trasmissione che prevedeva la partecipazione in diretta del pubblico per la risoluzione di casi rimasti insoluti. Contando sempre sulla partecipazione positiva del pubblico invitato a telefonare in diretta, nel 1989 andò in onda per la prima volta Chi l’ha visto?, programma che resiste ancora con un buon indice di ascolto.
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