In casa e fuori, anni '60 e '70
print this pageA partire dagli anni ’60 l’offerta di nuovi modelli, rinnovati nel design ma non ancora nella funzionalità, e degli impianti addizionali, che consentivano di avere più telefoni in ambienti diversi, rispondeva probabilmente a una temuta prossima saturazione del mercato da parte di un mezzo che ormai a grandi passi stava entrando in tutte le case. Ma la rapida adozione degli impianti a doppia spina non può spiegarsi solo con l’efficacia delle campagne promozionali. Il desiderio di privacy, grazie ad apparecchi diversi in stanze diverse, appare infatti in coerenza con i più generali cambiamenti allora in corso nel costume, nelle relazioni familiari e tra le generazioni, nei modi di comunicare e nel modo stesso di vivere gli spazi domestici.
PUBBLICITA': SHORTS TELEFONICAMENTE COMODI
Per la promozione degli impianti a spina e dei nuovi telefoni fu sperimentata a partire dal 1968 la pubblicità in televisione attraverso degli “shorts”, filmati che duravano dai 25 ai 15 secondi, in genere risolti con essenziali scenette.
I TELEFONI COLORATI
Fra i nuovi modelli alcuni furono commissionati a professionisti di fama. Fra questi il Grillo, prodotto nel 1965 dalla Siemens su progetto di Marco Zanuso e Richard Sapper, ottenne il prestigioso riconoscimento del Compasso d’oro per il design e fa tutt’ora parte della collezione del MoMA di New York.
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LE STRATEGIE DI MARKETING
Alla conquista delle mura domestiche si accompagnò negli anni Settanta quella della strada e dei luoghi pubblici. Lo scopo era: indurre a un uso del telefono non programmato ma sulla base di un semplice impulso; incentivare il traffico in termini assoluti; incrementare gli abbonati residenziali (dai telefoni a gettoni si poteva telefonare a casa ma non viceversa). Si calcola che nel 1972 sia stato prodotto un gettone per ogni abitante mentre nel 1978 la media fu di sette gettoni per abitante.
Per un approfondimento vai a archiviostorico.telecomitalia.comNEI RICORDI DI UN DIRETTORE D'AGENZIA SIP
Le cabine all’aperto furono una visibile novità nel paesaggio urbano di città, paesi e borgate, non tanto per il loro colore quanto per il numero: 2.500 nel 1971 sparse per tutt’Italia e già il doppio nel 1972; nel 1976 raggiunsero la cifra di 21.250, nel 1977 salivano ancora a 26.100 e nel 1978 a 30.700, fino ad arrivare a 41.040 nel 1980, con un incremento in un solo decennio superiore al 2.000%.